AUSER Casalmaggiore, un grazie
ai volontari: "Ma ne servono di più"
"Volevo ringraziare ognuno di loro - ci dice Tortorici - per tutto quello che hanno fatto e che fanno. Qualcuno di loro ha preso il Covid, qualcun altro si è fermato. Ma quelli che ci sono hanno tutti fatto, e continuano a fare, i salti mortali per cercare di venire incontro ai bisogni di tutti. Grazie a tutti loro"

Dalla parte degli anziani soli. Di quelli che hanno maggiormente bisogno d’aiuto. Trasporti sociali, accompagnamento in ospedale per esami o visite specialistiche, consegne pasti o medicine. L’AUSER Insieme Carlo Tiradini non si è mai tirata indietro, quando si è trattato di fare. Sono per lo più pensionati, ancora in forze e disposti, dopo una vita di lavoro, di tornare a lavorare ma questa volta in maniera gratuita, e per gli altri.
Non è una cosa di poco conto. Si dice spesso che le amministrazioni e i paesi, senza l’ausilio del terzo settore, non riuscirebbero a coprire tutte, o buona parte, delle necessità dei cittadini e questo è ancor più vero quando si parla di AUSER. 55 servizi di media a settimana, in convenzione con il comune. A fronte di un numero di richieste purtroppo maggiore. “Vorremmo riuscire a fare di più – spiega il presidente Antonino Tortorici – ma non abbiamo abbastanza volontari. E ci è capitato di dover dire di no”.
Ha un gran cuore il presidente Tortorici. La sua prima preoccupazione è per chi resta indietro, per quelli per i quali non si può fare servizio. Si potrebbe fare di più: “Chiedo a tutti coloro che possono dedicare qualche ora di venire a darci una mano. E’ davvero importante”.
E non è solo l’aiuto materiale. Il volontario AUSER, per tanti anziani, è molto di più. Una sorta di angelo, senza ali e senza volo, con il quale scambiare quattro chiacchiere, con il quale condividere magari un viaggio, pensieri, ricordi. A volte sono persone realmente sole, persone senza altre possibilità. I volontari AUSER ci sono. Silenziosi, attivi, efficenti.
“Volevo ringraziare ognuno di loro – conclude Tortorici – per tutto quello che hanno fatto e che fanno. Qualcuno di loro ha preso il Covid, qualcun altro si è fermato. Ma quelli che ci sono hanno tutti fatto, e continuano a fare, i salti mortali per cercare di venire incontro ai bisogni di tutti. Grazie a tutti loro”.
Un grazie di tutta la città. A tutti quegli angeli che, pur senza ali e senza volo continuano a volare alto, aiutando le persone in maniera materiale e a sentirsi meno sole.
Nazzareno Condina