Cronaca

Viadana ad Amatrice 5 anni fa
Minotti: "La città non si tirò indietro"

Viadana è così. Tante realtà associative più o meno tenute in considerazione, gente che silenziosamente fa, anche e solo per il vicino di casa, gente che sa mettere a disposizione il proprio tempo anche per gli altri. Il cuore di Viadana è questo, e fu grande, anche in quei giorni

Era il 2016. Proprio in questi giorni Viadana dava prova di un alto senso di solidarietà. CRI, ARCES, Alessia Minotti allora in maggioranza e Luca Gardani, consigliere di maggioranza scelsero di andare a dare una mano alle popolazioni di Amatrice duramente colpite dal sisma. Qualle che si sviluppò nei giorni precedenti alla partenza fu un’enorme gara di partecipazione nella quale furono coinvolte associazioni e singoli cittadini.

Non erano stati giorni semplici. Il dolore lo si percepiva tutto dalle immagini TV. Ma essere lì è stato diverso. Ricorda bene quei giorni Alessia Minotti, che scelse di andare ad Amatrice insieme ai volontari. “Fu un’esperienza triste, e allo stesso tempo arricchente dal punto di vista umano. Era un’altra cosa vedere dal vivo quello che vedevamo in TV. Ricordo le case distrutte, la Chiesa e le scuole nella stessa condizione, una cosa impressionante. Ricordo i tanti volontari sul campo che davano una mano. E ricordo la gente. Non era rimasto loro quasi niente eppure ci metteva a disposizione quello che aveva, anche e solo un panino”.

Furono giorni, quelli in preparazione all’aiuto al Centro Italia, straordinari. Viadana mostrò un cuore gigantesco. “Ci fu tanta gente disponibile a darci aiuto. Saviola ci mise a disposizione un camion che riempimmo di generi di prima necessità in poco tempo. Non mi meraviglio. I viadanesi sono così, e non solo in quella occasione, quando si tratta di aiutare ognuno cerca di fare qualcosa. I viadanesi hanno sempre aiutato. Penso ai giorni del lockdown, conosco persone che si sono messe a disposizione magari del vicino anziano per fare la spesa o andare a ritirare le medicine. Viadana ha un grande cuore. Lo dimostra anche il fatto che sono tante le realtà di volontariato che si danno da fare per gli altri”.

“Nei giorni del terremoto mi ha fatto piacere vedere tanti volontari all’opera ed ho pensato che per qualunque evenienza sarebbero stati pronti a fare la stessa cosa anche qui. Il mondo del volontariato è essenziale, ma essenziali lo possono essere tutti. Penso che se ognuno facesse qualcosa per qualcun altro non esisterebbe neppure la povertà. I viadanesi hanno sempre aiutato, e lo hanno fatto anche in quei giorni”.

Viadana è così. Tante realtà associative più o meno tenute in considerazione, gente che silenziosamente fa, anche e solo per il vicino di casa, gente che sa mettere a disposizione il proprio tempo anche per gli altri. Il cuore di Viadana è questo, e fu grande, anche in quei giorni.

N.C.

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