Cronaca

Aurelio Magni, l'ultimo
partigiano: il ricordo dell'ANPI

Ci resta un’eredità, luminosa, pesante e impegnativa. Ci resta soprattutto di dirti GRAZIE Aurelio, a Te a tutti quelli che a quel tempo non hanno esitato a rischiare.

La morte di Aurelio Magni, sopraggiunta alla soglia dei 100 anni, ci lascia tutti un po’ più soli. Ma morto l’uomo restano le idee. Quelle per le quali l’ultimo partigiano casalasco aveva combattuto tra i monti del parmense. Libertà e giustizia. Restano le idee e la consapevolezza di una lezione che resterà per sempre. A ricordare la figura del partigiano l’ANPI di Casalmaggiore con un intenso messaggio che qui vi proponiamo.

Sarebbe stata una di quelle serate che non si dimenticano, caro Aurelio.
Saresti entrato nel Chiostro di S. Chiara dando il braccio a me, o a Giorgio, o chissà…
Avevamo organizzato in tuo onore uno spettacolo teatrale, sulle donne nella Resistenza.
Sarebbe stata la conclusione di una giornata intensa, il ricevimento in sala Consiliare, il pranzo con gli Alpini.
D’altronde la ricorrenza era di quelle importanti, sabato 4 settembre avresti compiuto 100 anni tondi.
L’ultimo partigiano casalasco vivente, centenario.
Ti saresti seduto in disparte, osservando lo spettacolo e il pubblico, non risparmiando complimenti garbati a qualche ragazza o signora presente. Perché ancora vedevi bene, avresti chiosato.
Eri Resistente. Nel cuore e nell’animo, poetico e generoso.
Dietro il sorriso si nascondeva il ricordo di quei mesi terribili, nei quali tanti giovani, come Tu eri allora, avevano messo in gioco la loro vita.
Lo raccontavi quel periodo l’avevi descritto in poesia.
“ il pane era scarso talvolta e il letto secco di foglie..”
Diceva una di queste, dedicata alla memoria dei Partigiani Caduti, che spesso mi chiedevi di leggere il 25 Aprile.
Per quegli ideali di Libertà e Giustizia molti erano morti, ma l’orgoglio di averci lasciato in eredità un’ Italia nuova ti riluceva negli occhi, come sul petto quell’onorificenza che il Prefetto ti aveva consegnato 4 anni fa, e che portavi solo nelle occasioni più importanti.
Sgomenti, attoniti alla notizia della Tua scomparsa, ci restano i ricordi.
Ci resta un’eredità, luminosa, pesante e impegnativa.
Ci resta soprattutto di dirti GRAZIE Aurelio, a Te a tutti quelli che a quel tempo non hanno esitato a rischiare.
Qui
 vivono per sempre 
gli occhi che furono chiusi alla luce 
perché tutti
 li avessero aperti
 per sempre 
alla luce.
G.Ungaretti

E anche Tu, nei ricordi e negli affetti vivrai per sempre, nella luce di quella Libertà che ci hai lasciato.

ANPI CASALMAGGIORE“.

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