Il mio ricordo di Aurelio. Le
poesie, le donne, la gentilezza
Lo abbiamo cercato un anno per salutarlo e mangiare un boccone assieme. Purtroppo non c'era più. Se ne era già andato, proprio come ha fatto adesso, di colpo, all'improvviso
Mi unisco al dolore per la scomparsa di Aurelio Magni che ha ceduto proprio sulla soglia del compimento dei 100 anni. Condividendo la sensazione della sua estrema gentilezza e delicatezza d’animo cosi bene descritta, ricordo la sua estrema dedizione al gentil sesso cui dedicava infiniti poemi immaginando con quelle liriche di far breccia nei loro cuori. Anche perché incoraggiato dalla loro educazione e rispetto facilmente confondibile con una illusoria corrispondenza sentimentale. Ci parlava sempre di quel posto in montagna ai piedi delle Dolomiti dove andava sempre per tre mesi d’estate sempre nella medesima Pensione. Lo abbiamo cercato un anno per salutarlo e mangiare un boccone assieme. Purtroppo non c’era più. Se ne era già andato, proprio come ha fatto adesso, di colpo, all’improvviso.
Ros Pis