Cronaca

Il Torrigiano dell'anno? E' il Grest
organizzato dalla parrocchia...

A ritirare la targa dalle mani di Simone Sambinelli, presidente Pro Loco, e di Mario Fazzone, che ha presentato dal palco della piazza, è stato il parroco don Claudio Rossi, in rappresentanza però dell’intera parrocchia e dei tanti volontari che hanno animato il Grest.

E’ stata una scelta particolare, originale ma di certo al passo coi tempi quella della Pro Loco di Torre dè Picenardi che, durante le celebrazioni per il Ferragosto torrigiano (ridotte a causa del Covid, ma comunque capaci di portare un buon numero di persona in piazza), ha scelto di assegnare il premio “Torrigiano dell’anno”, assegnato dal 2001, non ad una persona o ad una associazione ma al Grest della parrocchia.

A ritirare la targa dalle mani di Simone Sambinelli, presidente Pro Loco, e di Mario Fazzone, che ha presentato dal palco della piazza, è stato il parroco don Claudio Rossi, in rappresentanza però dell’intera parrocchia e dei tanti volontari che hanno animato il Grest.

Quest’anno, infatti, le attività organizzate sono state un messaggio per ripartire dopo il Covid: “Uno sguardo al futuro” era non a caso il nome dato alle iniziative organizzate all’oratorio di Torre dè Picenardi. Ricordiamo che il premio “Torrigiano dell’anno” è tornato in albo d’oro dopo il “buco” del 2020, quando non è stato assegnato ed è stato sospeso a causa della pandemia.

Durante la serata è stato ricordato, a mo’ di encomio pubblico, il gesto di Sergio Pezzaioli, l’agricoltore che aveva segnalato la presenza di buche nella massicciata della rotaia della tratta Mantova-Cremona-Milano, in località Cà d’Andrea, causate dalle nutrie e che avrebbero potuto fare deragliare un treno.

Diversi eventi, tra mercatini e socialità, hanno interessato il comune di Torre dè Picenardi, nella piazza centrale e anche presso la Società Operaia di Mutuo Soccorso, rilanciata grazie al giovane direttivo.

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