Cronaca

Viadana, estumulazioni, da novembre
25 le persone che cambieranno dimora

La signora Virginia ha vissuto nel suo loculo per 70 anni, essendo spirata nel 1951. La signora Gigina invece ha alloggiato nella sua casa ad unica parete per 87 anni, essendo spirata nel 1934. Quattro anni in meno, 83 di permanenza, per il signor Alessandro

Le chiamano operazioni di estumulazione ordinaria (LR 6/2004 art.20, Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria), e forse è logico che sia così, dopo tanti anni passati nell’ultimo giaciglio conosciuto. Tante delle tombe non hanno più nessuno che venga a portare un fiore, o a versare una piccola lacrima, o a lasciare un seppur veloce pensiero. E’ l’ultimo sfratto dall’ultima delle dimore conosciute. Nei giorni scorsi, all’albo pretorio del comune di Viadana, è stato pubblicato l’avviso, per gli eventuali familiari che hanno tempo entro novembre per decidere, all’interno di predeterminate opzioni, il da farsi. Sono 27 i resti che verranno estumulati.

La signora Virginia ha vissuto nel suo loculo per 70 anni, essendo spirata nel 1951. La signora Gigina invece ha alloggiato nella sua casa ad unica parete per 87 anni, essendo spirata nel 1934. Quattro anni in meno, 83 di permanenza, per il signor Alessandro.

Tanti sono solo nomi senza più fiori da lustri. Altri forse hanno ancora qualcuno che si ricorda di loro.

I familiari – ammesso che ve ne siano – hanno tempo sino al 16 novembre per decidere il da farsi. I resti estumulati potranno essere alloggiati nell’ossario comunale, o ritumulati in loculo ossario privato, o cremati su espressa volontà dei parenti in vita. Se nessuno dovesse presentarsi all’appello (i nomi di tutte le persone estumulate sono pubblicati nell’albo pretorio), i resti saranno deposti nell’ossario comune o nello spazio di sepoltura comune. Resterà una targhetta a ricordarne il tempo di vita su questa terra. Solo quella, e un nome su qualche registro.

Sono operazioni di estumulazione ordinaria, sono regolati da apposita normativa e probabilmente è giusto così. E’ un ultimo sfratto, e forse, non fa più male a nessuno.

N.C.

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