Presidio per salvare il Chiese,
va avanti a oltranza la protesta
Il presidio è assolutamente civile e pressoché in forma silenziosa, ovvero in serata vengono spesso a portarci la loro solidarietà dei poeti e dei cantautori bresciani, come il 16 agosto con l'intervento di don Fabio Corazzina
Prosegue il presidio a Brescia per salvare il Chiese. Senza interruzioni, dal 9 agosto. “Il presidio di opposizione avviato lunedì 9 agosto 2021 in fianco all’ingresso principale della Prefettura di Brescia, ieri è entrato nel nono giorno. Un presidio h 24, partecipato da tante persone dei vari territori dell’intera asta del Chiese. E’ stato voluto e quindi avviato da 5 entità organizzative: la Federazione delle associazioni del Chiese, il Tavolo provinciale Basta Veleni, il Comitato referendario Acqua Pubblica, il Comitato mamme del Chiese, il Comitato Ambiente Territorio Basso Garda.
In questi otto giorni tanti sono quelli che hanno portato la loro solidarietà, alcuni facendo anche un turno, in particolare i Sindaci di Gavardo, di Montichiari, di Muscoline, di Ghedi, di Prevalle, il Consigliere provinciale Sarnico nonché Sindaco di Ospitaletto, il Consigliere provinciale Ferrari, la signora Consigliere provinciale Cristina Almici nonché Sindaco di Bagnolo Mella, il Parroco di Fiumicello-Brescia don Fabio Corazzina, il Parroco di Casalmoro, e altre personalità di cui temiamo di dimenticare qualcuno citandoli tutti.
Il presidio, dopo una certa trattativa con la Questura, che nei primi giorni ha fatto insistite pressioni anche su aspetti non rilevanti, è dichiarato a oltranza, per il momento abbiamo l’autorizzazione a rimanere in forma permanente dalle ore 8 alle 22 e poi in forma non scritta e cosiddetta “sparsa” restiamo tutta la notte fino a coprire l’intero arco delle 24 ore.
Il presidio è assolutamente civile e pressoché in forma silenziosa, ovvero in serata vengono spesso a portarci la loro solidarietà dei poeti e dei cantautori bresciani, come il 16 agosto con l’intervento di don Fabio Corazzina alle ore 20 e poi del cantautore Piergiorgio Cinelli dalle ore 21 alle 22″.
Proprio due sere fa un episodio spiacevole, raccontato dal presidio. “Si è verificato un episodio tanto sgradevole quanto incredibile: alle ore 22 alcune donne attiviste del presidio, 5 donne, che abitualmente lavorano a maglia e uncinetto, si sono sedute sotto i fari dalla parte opposta del presidio al fine di lavorare a uncinetto, per vederci bene, e in quella posizione erano proprio sotto la telecamera a 360° che controlla l’area; dopo pochi minuti è arrivata la DIGOS e voleva identificarle per poi probabilmente fare contravvenzione; meno male che dopo una trattativa dei nostri splendidi membri del Comitato di coordinamento la DIGOS ha ritenuto di non identificarle e forse hanno compreso che è veramente ridicolo temere che alcune donne che lavora a maglia e a uncinetto a sostegno del presidio possano comportare un pericolo per la pubblica sicurezza o per la quiete pubblica. Dinanzi a questi ultimi episodi, un partecipante al presidio ha comunicato che dalla mezzanotte di ieri 17 agosto ha iniziato uno sciopero della fame di 24 ore per protesta contro il Commissario della depurazione del lago di Garda e contro le sue scelte”.
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