Cronaca

Addio ad Achille Scaravonati, anima
propositiva di Casalmaggiore

Il suo ultimo progetto era il rilancio del Cinema Teatro Zenith di piazza Garibaldi: il destino non gli ha consentito di portarlo a termine. Achille, che si è arreso dopo avere a lungo lottato contro una brutta malattia, lascia la moglie e tre figlie.

Si è spento nelle scorse ore Achille Scaravonati e Casalmaggiore si sente ora un po’ più sola. Rappresentante e capo area per la ditta Alimentis di Commessaggio, un colosso a misura d’uomo come lo stesso Achille amava definirlo, è stato una spinta propulsiva per tante iniziative in città.

Classe 1964, Achille aveva infatti contribuito a fondare gli Amici di Casalmaggiore, che hanno organizzato in più riprese la Festa della Zucca e la Festa dell’Europa. E in particolare Achille aveva curato “Inventio”, una costola della Festa della Zucca che lui definiva “un contenitore per zucche pensanti”. Lo incrociavamo spesso, come giornalisti, e lui non era mai banale: nel darti la notizia, nel presentarti la novità alle porte, riusciva sempre a condire il tutto con la giusta ironia, portato per natura a sdrammatizzare le situazioni un po’ più pesanti o qualche ruggine, laddove ce ne fossero (ma litigare con Achille era quasi impossibile).

Il suo impegno è stato molto importante anche nel calcio. Da atleta giocava come difensore centrale roccioso nella Polisportiva San Giovanni che, in Prima e Seconda categoria, annoverava nelle sua fila anche due big come Fulvio Bonomi e Claudio Bencina, a fine carriera dopo i fasti della Cremonese e poi della serie A.

Allenatore di diversi settori giovanili nel comprensorio Oglio Po, aveva guidato anche il Dosolo in Promozione. Si era formato col progetto delle Scuole Calcio Parma di Carlo Gardani e Massimo Arcari, del quale aveva fatto parte a cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila. Sempre con Gardani, sostenendo Matteo Rossi, si era candidato presso la civica del Listone nel 2014, unica sua esperienza in politica in città.

Il suo ultimo progetto era il rilancio del Cinema Teatro Zenith di piazza Garibaldi, oltre all’apertura di un negozio di alimentari con prodotti per celiaci lì a fianco dello stesso Zenith, che sarà gestito dalla moglie: il destino non gli ha consentito di portarlo a termine. Achille, che si è arreso dopo avere a lungo lottato contro una brutta malattia, presentatasi a più riprese e contro la quale ha comunque sempre combattuto col sorriso, lascia la madre Rita, la moglie Raffaella e le figlie Alice, Alessandra e Sara, i fratelli Massimo e Cristina, i nipoti Francesca ed Edoardo, cognati, zii, cugini e parenti tutti.

I funerali saranno celebrati in Duomo a Casalmaggiore mercoledì alle 15.30 e in questa chiesa la salma di Achille giungerà mercoledì mattina alle 9.45. La camera ardente è invece allestita presso l’Ospedale di Guastalla. La famiglia ringrazia il personale medico, infermieristico e ausiliario del Reparto Medicina dell’Ospedale di Guastalla e delle Cure Palliative di Cremona per l’assistenza e le cure prestate.

Il manifesto delle Onoranze Funebri Millennium indica poi la possibilità di donare eventuali offerte per il restauro dell’Abbaziale di Santo Stefano: un ultimo regalo di Achille alla città per la quale si è sempre speso con forza, idee e coraggio.

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