pronta: a breve la riapertura
(nato a Drizzona) sul lago di Iseo
Morto sul colpo un 50enne
pronta: a breve la riapertura
(nato a Drizzona) sul lago di Iseo
Morto sul colpo un 50enne
Per tanti anni il negozio di accessori per le scarpe di via Porzio, all’altezza del semaforo, ha costituito un unicum. La gestione familiare, nessuna concessione alla modernità ma la possibilità di trovare davvero di tutto. Ora la famiglia che lo gestiva non c’è più e pure la saracinesca è chiusa per sempre. L’ultima della famiglia, Maria Grazia Saglia, è deceduta la scorsa primavera. Per suo volere tutti i beni della famiglia e le proprietà sono andate alla parrocchia.
Un gesto nobile, ma anche un po’ – scomodo – per la parrocchia stessa perché, insieme alle proprietà e allo spazio del negozio Santo Stefano ha ereditato anche tutto il materiale del negozio. Suole, solette, stringhe, panni speciali, lucidascarpe. La parrocchia di Santo Stefano ha deciso che tutto quel materiale dovesse essere rimesso in circolo.
Ed è così che, dopo la messa, nel corridoio della sacrestia del Duomo verrà allestito un negozio estemporaneo dove vendere la merce. Tutto a 1 euro.
“Come è noto – spiega don Arrigo Duranti, vicario di Santo Stefano – questa primavera, è nata al cielo la signora Maria Grazia Saglia, che tutti noi conoscevamo sia per la collaborazione parrocchiale, sia per il negozietto caratteristico di Via Azzo Porzio. Questa generosità manifestata quando era con noi, si è tradotta anche ora che non c’è più poiché, per sua volontà, ha nominato la Parrocchia di Santo Stefano erede universale dei suoi beni e delle sue proprietà. Per questo nel corridoio della sagrestia è stato allestito un piccolo mercatino con le merci legate al mondo delle scarpe, dalle suole alle stringhe, per finire così con lucidi di ogni genere. Per chi fosse interessato, dopo ogni Santa Messa del Duomo, verrà reso accessibile lo spazio per acquistare questo materiale con l’offerta di 1,00 euro al pezzo. Si ringrazia chi vorrà contribuire e allo stesso tempo, vi invitiamo a pregare per lei che ci ha preceduto”.
Nazzareno Condina