Missionari laici come fidei donum
in Brasile, partenza a ottobre
I laici, spiega ancora don Ghilardi, “hanno a buon diritto la possibilità di fare evangelizzazione in ragione dell’essere battezzati e ad aver fatto un percorso all’interno della Chiesa. Persone che hanno già provato a fare servizio missionario”.
Missionari laici per un anno in Brasile, presso la missione di Salvador de Bahia, nell’ambito di un progetto che coinvolge la diocesi di Cremona e quella brasiliana, instauratosi grazie alla presenza prima di don Emilio Bellani e successivamente di don Davide Ferretti.
Dunque alla vigilia dell’avvicendamento di don Bellani, che dopo l’estate rientrerà definitivamente in Italia, la Chiesa cremonese si appresta a inviare i due laici come fidei donum in quel di Salvador de Bahia.”Una novità per la nostra diocesi” commenta don Maurizio Ghilardi, incaricato diocesano per la Pastorale Missionaria. “Ma non per la Chiesa universale, tanto che la chiesa lombarda ha già sparsi nel mondo 24 laici. Altra novità è che i missionari faranno vita comunitaria con don Davide Ferretti, con la condivisione di tutto un progetto parrocchiale: educativo, catechistico, liturgico e caritativo. Questo non significa che dovranno insegnare qualcosa, ma semplicemente condividere il loro percorso di fede e di vita”.
Si tratta di un nuovo passo, voluto direttamente dal vescovo Antonio Napolioni, che nella stesura del progetto aveva evidenziato l’intenzione di “creare un cantiere di solidarietà per facilitare le esperienze laiche”.
Un lavoro impegnativo, in quanto “l’invio di laici non è una cosa semplicissima, perché lo Stato brasiliano pone tantissime condizioni, ma anche perchè le motivazioni e le competenze di chi parte devono essere forti e chiare, dal momento che si entra in contatto con una realtà difficile” spiega ancora don Ghilardi. “La parrocchia di Cristo Risorto, infatti, comprende 35mila abitanti, tutti residenti nelle favelas, e dove quindi la situazione è tutt’altro che semplice”.
I laici, spiega ancora don Ghilardi, “hanno a buon diritto la possibilità di fare evangelizzazione in ragione dell’essere battezzati e ad aver fatto un percorso all’interno della Chiesa. Persone che hanno già provato a fare servizio missionario”.
I due futuri missionari, provenienti da realtà parrocchiali di Cremona, con alle spalle numerose esperienze, anche missionarie, riceveranno il mandato missionario nel prossimo mese di ottobre, “al termine di un percorso durato un paio d’anni, che ha previsto anche un periodo di formazione presso il Centro Unitario Missionario di Verona, dove dvono apprendere la cultura e la lingua locale, ma anche per capire come la chiesa si è impiantata e sviluppata in quei luoghi” spiega ancora don Ghilardi. “C’è poi una parte di formazione svolta al nostro centro missionario locale, mentre una parte formativa spetta al vescovo”.
Ma il progetto ha anche scopi più a lungo termine: “Questa cosa dovrebbe portare, nel corso del tempo, a uno scambio, che vedrà dei giovani della parrocchia di Cristo Risorto ospitati nella nostra Diocesi per un’esperienza pastorale. Inoltre, in previsione della Gmg 2023 stiamo pensando di ospitare qui in diocesi un gruppo di ragazzi di quella parrocchia” conclude il sacerdote.
Laura Bosio