Solidarietà

Canneto e Asola: in tre dello SNE
di ritorno dall'inferno di San Luca

I volontari partiti da Asola e da Canneto Davide Leoni, Massimo Panizzi e Giampietro Cappadocia si sono trovati di fronte a condizioni veramente difficili, aggravate dalla temperatura torrida di questi giorni

A seguito della mobilitazione nazionale voluta dal presidente Mario Draghi, anche dal mantovano era partita una task force per contrastare gli incendi che stanno divorando l’Aspromonte. In forza all’Associazione Nazionale SNE (Supporto Nazionale Emergenze) erano partiti domenica 8 agosto con destinazione Calabria 2 moduli antincendio con personale di supporto delle Associazioni Città di Asola e Naviglio di Canneto S/O. I Volontari, insieme ai colleghi di SEI di Misinto, dopo una notte di viaggio erano giunti sul posto alle prime luci dell’alba del 9 agosto, dislocati presso Rosarno.

La zona di operazioni dei Volontari lombardi è stata quella del Comune di San Luca, a difesa dell’abitato, del santuario mariano della Madonna di Polsi, del faggeto centenario, supportando il lavoro delle squadre di Antincendio Boschivo e coordinando da terra l’azione dei canadair che continuamente hanno scaricato per giorni tonnellate di acqua sul fuoco che sta divorando il patrimonio boschivo calabro. La zona seguita dai volontari mantovani è stata quella del faggeto ultracentenario di San Luca, un luogo d’infinita bellezza diventato patrimonio UNESCO da poco che non è stato risparmiato dall’attacco di folli. Gli incendi – bisogna rimarcarlo – sono di origine dolosa.

I volontari partiti da Asola e da Canneto Davide Leoni, Massimo Panizzi e Giampietro Cappadocia si sono trovati di fronte a condizioni veramente difficili, aggravate dalla temperatura torrida di questi giorni e dai continui focolai che dolosamente hanno continuato a spuntare. Ancora una volta il volontariato di protezione civile insieme al corpo nazionale dei vigili del fuoco, ha risposto alla chiamata del Dipartimento Nazionale con uomini e mezzi atti a contrastare la forza devastante del fuoco dimostrando ancora una volta la professionalità e lo spirito di gratuità che li contraddistingue.

Abbiamo scambiato due parole con Giampietro Cappadocia, della Protezione Civile Naviglio di Canneto sull’Oglio e in forza alla SNE (Supporto Nazionale Emergenze), rietrtato ieri. 18 anni di Servizio attivo nella Protezione Civile e tante emergenze alle spalle. Tra le altre il terremoto dell’Aquila, l’emergenza neve in Centro Italia, il terremoto di Moglia, le alluvioni. Un veterano. Lo SNE non risponde alla Regione, ma direttamente alla Protezione Civile Nazionale. “Mi sono portato a casa una esperienza nuova – ci spiega – e bella, nonostante la situazione difficile. Mi era già capitato in altre occasioni, ma quando si deve ripartire per tornare a casa è sempre difficile farlo e dispiace. Abbiamo lavorato fianco a fianco con gli operai del Parco Calabria Verde, cercando di limitare il fronte del fuoco ed i continui focolai”. A San Luca anche i tre volontari di Asola e Canneto hanno cercato di fare del loro meglio, come tutti. “Tutti quanti gli uomini impegnati in quell’area ci hanno messo e ci stanno mettendo, per chi è rimasto lì e continuerà ad operare nei prossimi giorni, il massimo dell’impegno. Stanno cercando di fare il possibile per limitare i danni in una zona anche difficile da raggiungere. C’è stata più volte la necessità dei Canadair per spegnere focolai che si accendevano in fondo alle scarpate. Il giorno prima che partissimo, mentre cercavamo di tenere sotto controllo alcuni focolai, sotto di noi ne partivano altri. Quella dove abbiamo operato anche noi con i nostri mezzi è chiamata la Valle Infernale. Lo era di nome, e di fatto”.

Ora Giampietro, Massimo e Davide sono tornati. Pronti a ridarsi da fare se servirà. Sono volontari di protezione Civile, con una professionalità elevata nata dall’esperienza accumulata e dal continuo aggiornamento a cui si sottopongono. Lo fanno perché ci credono davvero e perché sanno che in situazioni di emergenza l’apporto di tutti é importante. E in terra Calabra, in questi giorni la Lombardia con i suoi uomini ha dato e sta dando una mano.

Nazzareno Condina

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...