Cronaca

Annamaria Piccinelli (V&S): "Busi,
vedo miglioramenti, ottima notizia"

"Al di là di insistere a indagare i cattivi investimenti passati - prosegue - imperdonabili e che indubbiamente hanno condizionato gravemente il bilancio, l’importante è che ora si cerchi di dare una svolta"

Il miglioramento delle condizioni contrattuali di parte dei dipendenti di Fondazione Busi viene accolto con piacere dalla consigliera d’opposizione Annamaria Piccinelli (Vivace e Sostenibile). Non solo. Anche la notizia del corso di formazione è cosa positiva, da rimarcare.

“Ho appreso con grande piacere – spiega – lo sforzo di miglioramento messo in campo dalla Rsa Busi: aumento degli stipendi e corso di formazione per i dipendenti. A partire dalla fine di luglio i contratti sono stati uniformati. Prima il personale Oss che aveva contratto Uneba e a parità di lavoro si vedeva qualche centinaio di euro in meno in busta, oggi invece percepirà lo stesso stipendio dei colleghi. Inoltre lo stesso personale potrà essere valorizzato da un corso di formazione che ne migliori il livello professionale”.

La questione Turati? Meno importante rispetto al resto. Rispetto alla positività di questi aspetti: “Al di là di insistere a indagare i cattivi investimenti passati – prosegue – imperdonabili e che indubbiamente hanno condizionato gravemente il bilancio, l’importante è che ora si cerchi di dare una svolta. Come avevo detto subito dopo il Consiglio del 16 luglio, avevo notato una positiva reattività in primi segnali di miglioramento. E ora queste importanti misure di tipo contrattuale e professionalizzante sicuramente fidelizzeranno il personale e speriamo lo incrementino. Già qualche anno fa era stato fatto un corso di formazione risultato piuttosto costoso, ma, da ciò che mi era stato riferito allora, non altrettanto di qualità. Dunque anche queste lodevoli iniziative devono essere sorvegliate con grande attenzione. Ribadisco che ritengo di grande stimolo il continuo confronto con le strutture vicine lombarde e emiliane”.

La consigliera conclude in maniera positiva, dando un suggerimento al CdA: “Se da un lato ho visto che le rette sono allineate, trovo, l’avevo già detto, che ci sia una organizzazione e una progettualità su cui lavorare. Non ci sono solo gli aspetti amministrativi, credo che il prossimo passo sia proprio quello di innovare l’approccio con l’anziano, mettere in campo delle novità non solo a livello di servizi, ma di relazione geriatrica e con le famiglie. L’altro capitolo importante è il filone dei bandi: aderire a bandi a tutti i livelli per farsi finanziare i progetti. Spero di sentire altre buone notizie e che la struttura, passo dopo passo, possa vivere una nuova stagione”.

N.C.

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