a marzo 1364 visitatori
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Un vecchio mobile, di quelli che un tempo facevano parte dell’arredo delle case di campagna, e dei nostri nonni. Posato, senza più due delle quattro gambe che lo reggevano, nel parcheggio del cimitero di Casalmaggiore. Questa la scena che è apparsa ieri mattina a chi – come in ogni classico festivo – è andato a salutare i propri cari. Un vecchio mobile, senza più ripiani, posato da un cervello ancora più inutile, perché non funzionante. Almeno, quel vecchio manufatto in legno il suo servizio lo ha reso. Impossibile pensare che qualche servizio chi rinuncia all’intelligenza possa renderlo. Sarebbe bastato aspettare questa mattina, farsi un chilometro o poco più, quelli che separano il parcheggio del cimitero da via del Porto, dalla piazzola ecologica. Magari, anche il nostro prode avrebbe potuto imparare qualcosa dalla gentilezza e dalla disponibilità di quegli uomini di Casalasca che gli avrebbero pure dato una mano. Magari avrebbe potuto capire che invece di abbandonare qualcosa con il rischio di essere visto avrebbe potuto lasciare qualcosa e rendere un utile servizio alla comunità. Peccato. Per chiunque pensi che ci si possa sorprendere ancora una volta dell’intelligenza umana, a sorprendere il più delle volte, delle caratteristiche umane, è solo l’infinita stupidità.
N.C. (Foto: Alessandro Osti)