Cronaca

Viadana, Zaffanella: "Cavatorta,
basta proclami, occorrono fatti"

"Occorre trasparenza, programmazione, competenza, e continuo confronto nelle istituzioni rappresentative e con la cittadinanza. Sindaco Cavatorta è finito il tempo dei proclami: occorrono i fatti"

Sono critiche a livello politico, che prendono  come spunto il PalaFarina ma non solo. L’amministrazione Cavatorta sta tradendo le aspettative e a pagare sono tutti i cittadini. Questo, in estrema sintesi, il contenuto di un documento diffuso ieri, a firma di Fabrizia Zaffanella.

La beffa del palazzetto – scrive – è l’ultimo degli episodi che hanno contraddistinto l’attività del sindaco Cavatorta; a fronte di tante promesse, pronunciate, da un anno a questa parte, dal sindaco e dai suoi assessori, la realtà dei fatti si pone come giudice inflessibile nel dichiarare il fallimento di ogni promessa di cambiamento. Nessuna iniziativa è stata posta in essere sul versante ambientale, modeste quelle sul piano culturale, inadeguate quelle sul piano sociale e sanitario e produttivo, fallimentari quelle sul versante dell’organizzazione del comune. Infatti sul versante ambientale, a parte l’adesione al progetto “Comuni amici delle api”, sono stati assolutamente ignorati i suggerimenti forniti dallo studio epidemiologico Viadana 3, volti a ridurre i fattori inquinanti di aria, terra ed acqua e trascurate le possibili misure di sostenibilità ambientale; sul versante culturale, a parte la continuità garantita al premio Viadana, e a qualche sporadico evento estivo, è mancato un progetto: infatti non si è cercata la continuità delle iniziative, non le si è inserite in programmi a respiro provinciale o regionale, non sono state preventivamente identificate le aspettative dei cittadini. A ciò si aggiunge la perdurante chiusura del cinema -teatro, senza una data sulla possibile riapertura; sul piano sociale, non si è andati al di là di erogazioni di contributi a pioggia, sulla base dei ristori covid, senza un’analisi del mutato contesto sociale ed economico e, quindi, senza un disegno mirato, volto a rimuovere gli ostacoli esistenti; sul piano sanitario, si continuano a registrare carenze profonde nell’erogazione dei servizi ( centro psico sociale, consultorio familiare, neuropsichiatria infantile, terapie fisiche, ospedale di comunità, hub vaccinale ) o totali mancanze (punto nascita) oltre a mantenere l’ospedale di riferimento Oglio Po in una situazione di impoverimento rispetto a passato; sul piano produttivo è mancata qualsiasi concertazione con le forze imprenditoriali e sindacali per affrontare le crisi in atto, oltre al fatto che nessun passo in avanti si è realizzato nella costruzione di adeguate infrastrutture ( gronda nord, viabilità, caserma dei vigili del fuoco). Sul piano organizzativo organizzativo, infine, basti ricordare che qualche mese fa si è deciso di prorogare gli incarichi ai dirigenti, quando erano già trascorsi oltre cinque mesi dalla loro scadenza; inoltre la casa di vetro che sarebbe dovuta diventare la sede municipale è sempre più ostile negli orari di accesso e nella comunicazione ai cittadini. Ecco perché i lavori del palazzetto, fuori tempo massimo nella durata e al di fuori di ogni previsione nei costi, come ha sottolineato al termine del sopralluogo, tutta l’opposizione, non fanno che da corollario a tutte le inadempienze denunciate. Sui lavori del palazzetto, quindi, come su tutti i problemi segnalati, occorre un netto cambio di marcia da parte dell’amministrazione, a cominciare dal modo con cui li si deve affrontare: occorre trasparenza, programmazione, competenza, e continuo confronto nelle istituzioni rappresentative e con la cittadinanza. Sindaco Cavatorta è finito il tempo dei proclami: occorrono i fatti”.

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