Terence Hill è cittadino
onorario di Pomponesco
Terence Hill fu attore e regista del Don Camillo del 1983 girato a Pomponesco, motivo del legame tra il comune del mantovano e l'attore-icona della "settima arte" nostrana.
Il remake del capolavoro degli anni ’50 è un film che guarda con un occhio al futuro, moto, dialoghi ed abbigliamento sono databili di almeno tre decadi oltre la saga originale ed uno al passato raccontando una storia nota agli italiani, ovvero quella di un’insolita amicizia tra un prete sui generis ed un sindaco comunista, due anime strettamente legate ed in perenne contrasto, ma comunque una storia veicolata dallo scorrere placido del grande fiume e di un’amicizia senza tempo. Quella storia traslocò dagli argini di Brescello ed arrivò, grazie a Terence Hill, in quel di Pomponesco, la bicicletta lasciò il posto ad una moto da cross, ma lo spirito indomito dell’uomo di chiesa rimase intatto.
Guarda al futuro perché il Don Camillo di Pomponesco è stato quasi il preludio alla seconda parte di carriera dell’attore con le inchieste e l’umanità che Don Matteo palesa nelle sue vicende proprio come ricordo di quel personaggio cinematografico. Partito dunque dal genere “Spaghetti Western” insieme al compianto Bud Spencer, si è poi spostato verso la commedia ed infine, proprio da quel set su Pomponesco, su un filone intriso di sfumature “giallo” accompagnate dal nero della tunica. Nel ricordo di quel film Terence Hill è divenuto cittadino onorario, ufficialità che arriverà il 7 agosto in Piazza IV Martiri subito prima la proiezione integrale del film.
A. S.