Degli Angeli (M5S)
attacca gli "inciuci leghisti"
E' alta tensione tra la sezione lombarda del Movimento 5 Stelle ed il Carroccio del leader leghista Matteo Salvini. Il consigliere regionale Marco Degli Angeli continua la polemica"giallo-verde".
E’ alta tensione tra la sezione lombarda del Movimento 5 Stelle ed il carroccio del leader leghista Matteo Salvini. Il consigliere regionale Marco Degli Angeli continua la polemica”giallo-verde”:
“Si apprende da Il Fatto Quotidiano che la Lega fa inciuci – scrive il consigliere pentastellato – e strategie per Roma, invece, di occupare la testa e le sedie per il bene dei lombardi. Tra il deputato e segretario della Lega, Paolo Grimoldi e i consiglieri regionali lombardi leghisti a Palazzo Pirelli, in base a quanto riportato da Il Fatto, si conferma lo stretto legame strategico tra gli interessi di Salvini e quelli di Renzi. È evidente che già nel 2019 i due Matteo non vedessero l’ora di archiviare l’esperienza del premier Giuseppe Conte e, con il favore di un Governo ammucchiata, poter intraprendere il loro percorso di restaurazione iperliberista a suon di vitalizi, privilegi, condoni, inceneritori, trivelle, green washing e ritorno della prescrizione.
La fotografica è romantica e decadente: rottamatori e sovranisti a targhe alterne viaggiano mano nella mano folgorati sulla celeste via di Rebibbia con un solo obiettivo, far cadere il Governo guidato dal premier Conte. Sia ben chiaro, come dice Grimoldi nell’audio trascritto da Il Fatto Quotidiano, “Renzi è il nemico numero uno della Lega”, ma è evidente che per riprendersi le poltrone così schifo non fa. Anche questa volta Paolo Grimoldi si dimostra il miglior testimonial per le operazioni verità a favore dell’elettorato lombardo rispetto alla vera agenda politica leghista.
Sempre nel 2019 il leader leghista, come riportato da Il Fatto Quotidiano all’epoca dei fatti e mai smentito, durante una seduta di commissione aveva spiegato come funziona la politica leghista in termini di pianificazione dei trasporti, con i nuovi treni utilizzati come moneta elettorale da far arrivare sulle linee con più appeal propagandistico a discapito delle “linee sfigate”, come lui ama descriverle. Forse Il gruppo consiliare della Lega dovrebbe iniziare ad utilizzare le sale delle commissioni del Consiglio regionale per iniziare a lavorare veramente e seriamente per i lombardi e non solo per ascoltare e accettare nel silenzio decisioni prese dal loro leader solo per interessi elettorali”.
La polemica politica tra le due fazioni ha riempito le pagine dell’agenda politica lombarda e non accenna ad affievolirsi, anzi…
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