ultime bottegaie casalesi
situazione da terzo mondo'
di aiuti per il territorio
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“… Prima sono un pescatore, mi piace il Fiume, siamo un’unica cosa praticamente. Una vita imperniata nelle stagioni del Po. I pesci da pescare, le chiocciole da raccogliere, le anguille che risalgono, i cefali che poi muoiono nelle lanche a fine estate, le anatre che fanno il nido nel frumento, i pioppini che non ti dirò mai dove ho trovato, ma che ti dono volentieri. Conosco il Po perché ci ho vissuto tutta la vita: fidati che questa piena non farà danni e che defluirà, perché al centro del letto non c’è più il culmine. Stamattina ti ho svuotato la barca dall’acqua del temporale, so che tu lavori e io dovevo salirci per pescare, mica posso aspettarti… che quando c’è ancora buio all’attracco non c’è nessuno. Ci sono solo i cormorani a quell’ora. E si pesca bene. Ricordati che le esche giuste stanno sempre nel corpo dei pesci che vuoi catturare. Devi pulirli i pesci se vuoi capire le loro abitudini, il loro comportamento, come e quando si nutrono e dove li devi cercare. Per il pesce gatto ormai ci vuole pazienza, che tre bei pesci sono già una bella parte… e ci si può accontentare. Succede che oggi non ho preso niente, ma in fondo che importa. Il pesce che non ha abboccato oggi è pronto per domani, perché nel Po sta bene e comunque sono stato quattro o cinque ore sul fiume, quindi è una bella giornata. Freddo eh!?!, che ci vogliono due maglioni, due giubbotti e le mutande lunghe di lana sotto le braghe, che la primavera è falsa: sembra una stagione calda ma il mattino presto è come l’inverno. Ma guai a togliermi il Po al mattino presto. Ne morirei…” (In Memoria di Primo Sudati, detto Bigiola, pescatore – Davide Persico, Storie Naturali, Edizioni del Miglio – Persico Dosimo)
Quella di Primo Sudati, Bigiola, è solo una delle storie raccontate da Davide Persico nelle sue Storie Naturali. La più breve, e una la più poetica. Perché, concentrate in due pagine c’è tutta la saggezza popolare, c’è tutta la vita del pescatore e del suo fiume. C’è un’amicizia, i suoi momenti e la sua anima. C’è una vita, la sua fine e quello che ci resta, e ci cammina accanto, nell’oltre.
Davide Persico sarà protagonista, venerdì sera dalle 21, agli Amici del Po di una chiacchierata proprio a partire dalle sue storie naturali. Ingresso libero, anche ai non soci della Società cittadina. Davide Persico è nato a Cremona nel 1973. Oltre ad essere sindaco di San Daniele Po, insegna Paleobiologia e Museologia naturalistica all’Università di Parma. Ha alle spalle numerose pubblicazioni, scientifiche e narrative, in considerazione del fatto che le due cose possono, a volte, convivere. Nel caso di Storie Naturali è la seconda a prendere talvolta il sopravvento. Ma è solo un dettaglio. 11 storie, più altre storie nelle storie, che partono dal fiume e dalla sua golena e lì tornano. C’è Toni il matto e i suoi animali immaginari realmente esistiti, c’è il Neanderthal padano, la tartaruga di mare. Ci sono i lupi, la piena, il leone e tanto altro che Davide racconta con una semplicità e una capacità narrativa disarmante.
Parlerà delle sue storie, parlerà del suo fiume. Parlerà di natura e di bellezza. Ma parlerà di tutto ciò che – legato al fiume – ognuno avrà voglia di chiedergli e di ascoltare. E’ una bella occasione per conoscerlo e per fargli domande. Ma soprattutto è un’occasione bella per riflettere su quanto sia importante ascoltare e cercare di capire. Ha tanto da dire, e da dare il sindaco/professore. E ha tante parole sulle quali riflettere.
N.C.