Economia

Dopo il crollo, le imprese
tornano all'export pre Covid

Il 45% del fatturato è realizzato all’estero ma nel 2020 il 55% delle imprese ha subito una diminuzione dei ricavi; la ricerca di controparti estere e incontri B2B sono i principali servizi richiesti.

L’eredità della pandemia è complessivamente pesante negli scambi commerciali della Lombardia: è pari a 13,5 miliardi la perdita di export regionale in un anno, l’equivalente di -10,6% nel 2020 rispetto al 2019.

La regione comunque si dimostra reattiva alla ripartenza del commercio mondiale in chiusura d’anno e anche nel 2020 mantiene il proprio ruolo di guida per le vendite all’estero italiane concentrandone oltre un quarto. Tuttavia, come è stata la performance rispetto al potenziale? Quali sono gli effetti riscontrati dalle imprese manifatturiere posizionate all’estero in termini di fatturato, fornitori, scelte localizzative nell’anno di Covid-19? Quali sono gli strumenti e i servizi di interesse per crescere all’estero?

Sono queste le nuove domande alla quali prova a rispondere l’edizione 2021 dell’Indagine internazionalizzazione, sulla base delle informazioni raccolte da oltre 1.200 imprese manifatturiere lombarde (di cui 47 cremonesi) con presenza all’estero ed associate a Confindustria.

Dalla ricerca emerge come la quasi totalità delle imprese manifatturiere lombarde presenti sui mercati esteri prediligano l’export rispetto ad altre forme di internazionalizzazione come la scelta di avere sedi commerciali o produttive. Inoltre, il 45% del fatturato è realizzato all’estero ma nel 2020 il 55% delle imprese ha subito una diminuzione dei ricavi; la ricerca di controparti estere e incontri B2B sono i principali servizi richiesti.

“Nonostante l’eredità pesante della pandemia – ha commentato Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia – il sistema produttivo della nostra regione ha dimostrato e sta dimostrando una grande capacità di reazione: le imprese lombarde hanno una straordinaria capacità di adattamento riuscendo ad attutire gli shock a cui sono state sottoposte e sostenendo, specialmente nei momenti di crisi, l’economia regionale e nazionale. Ad oggi, le imprese lombarde hanno già raggiunto quote di export pari al periodo pre-covid. Per tornare a eccellere nei nuovi scenari competitivi globali – ha aggiunto Bonometti – adesso però le imprese hanno bisogno di politiche di supporto modulate sulla base delle dimensioni e degli obiettivi”.

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