Regione, niente risonanza
magnetica per il Poma
Ci aspettavamo che venisse quantomeno inserita la nuova risonanza magnetica, chiesta a gran voce da medici, cittadini e amministratori locali. Invece ancora nulla. Si continuerà a esternalizzare il servizio.
La sanità mantovana viene ancora penalizzata da Regione Lombardia rispetto alle altre province, come dimostrano i nuovi investimenti per l’adeguamento della sanità, fissati con la delibera di Giunta di ieri. A segnalarlo è Antonella Forattini, consigliera regionale del Partito Democratico.
“Dalla delibera approvata in Giunta – afferma Forattini – per il mantovano arrivano solo le briciole. Pochi interventi che rappresentano il minimo sindacale. Ci sono fondi per le Rems di Castiglione (ex Opg) di cui c’è sicuramente bisogno ma che non bastano a dare piena operatività al progetto Rems, che prevederebbe un’integrazione più sostanziale con il territorio per conseguire l’obiettivo del reinserimento dei pazienti.
Come annunciato vengono, poi, stanziati i soldi per il blocco E dell’ospedale Carlo Poma, che ospiterà farmacia, laboratori, immunotrasfusionale e anatomia patologica. Anche questo un intervento necessario, ma ancora troppo poco, anche perché al momento non c’è un progetto ma solo uno studio di fattibilità e i fondi stanziati non sono quelli del Pnrr ma risorse regionali. Il nostro ospedale ha bisogno di investimenti più ampi e strutturali.
Ci aspettavamo che venisse quantomeno inserita la nuova risonanza magnetica, chiesta a gran voce da medici, cittadini e amministratori locali. Invece ancora nulla. Si continuerà a esternalizzare il servizio, a beneficio del settore privato accreditato e a danno della funzione naturale di punto di riferimento che l’ospedale principale del territorio dovrebbe avere”.
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