Sabbioneta... fra magia e sogno,
presentato il fumetto di Malagutti
E’ il fumetto una forma d’arte? Indubitabilmente sì, un’arte che ha segnato la storia del ‘900. Al fumetto come arte, come disegno e narrazione con una sua specificità e un suo peso, ci sono arrivati prima i francesi di noi italiani in Europa. Il nostro cammino è stato un po’ più impervio ma poi, anche sulla spinta dei cugini d’oltralpe, abbiamo appreso pure noi quanto il fumetto possa dire e dare. Quanto abbia un ruolo e una funzione che lo pone sullo stesso piano di altre forme comunicative.
Ieri mattina, nel teatro all’antica di Sabbioneta, è stato presentato il fumetto Sabbioneta… fra magia e sogno di Giancarlo Malagutti, alla presenza dell’autore, di Renzo Margonari che ne ha curato la prefazione e dell’assessore alla cultura del comune di Sabbioneta Martina Bongiovanni e purtroppo di pochissimi altri.
E’ stato Renzo Margonari, pittore, incisore, scultore, ceramista storico e critico d’arte ex direttore dell’Accademia di Belle Arti di Verona ad introdurre il fumetto. “Può sembrare strano che un professore, ormai in pensione, di storia dell’arte presenti un fumetto. Ma il fumetto attraversa tutta la storia del ‘900”. La storia del fumetto è una storia importante. Il critico ha ricordato il primissimo dopoguerra quando i ragazzini aspettavano le jeep dei soldati americani e appena i soldati si allontanavano, perlustravano le auto in cerca proprio di fumetti. Poi ancora ha parlato dei capolavori, di Little Nemo, delle difficoltà dei fumetti nel ventennio, del fatto che fossero considerati superflui, inutili, un lusso proibito, della Francia in cui la cultura del fumetto si fa forte e cresce insieme alla consapevolezza dell’importanza del linguaggio dei fumetti. E ancora di artisti come Camichini, Picasso, Lanfranco Frigeri o personaggi come Oreste del Buono, o ancora Umberto Eco che si occupano di fumetti.
Un excursus insomma in una storia definita dallo stesso Margonari – complessa – che arriva sino ai giorni nostri. Giorni in cui non c’è più alcun dubbio sull’importanza del fumetto come arte. Dopo un percorso, molto interessante si è arrivati all’opera di Malagutti. Malagutti è nel mondo dei fumetti da quasi un cinquantennio. Ha disegnato storie per Intrepido, Monello, Albo TV. Inchiostrato le matite di Sergio Zaniboni per Diabolik. Nel 1981 per conto di IF realizza versioni a fumetti di cartoons giapponesi (la principessa Zaffiro, l’uomo Tigre, Bia). Poi ancora scrive un’avventura di Martin Mystère, scrive storie per Lupo Alberto, Cattivik.
La storia dell’oca, della giovane Anna e di Sabbioneta è nata quasi per caso. Anna faceva parte dei personaggi di un’altra opera di Malagutti. Non era che un personaggio di secondo piano. Con Sabbioneta però diventa la coprotagonista delle tavole.
Un’opera che narra di un sogno di un’adolescente e di un’oca che prova a spiegarle quello che ha attorno. “Un’oca avanza attraversando una nebbia che potrebbe essere sia realistica sia metaforica o additittura simbolica. Un’oca sapiente che si finge guida turistica a Sabbioneta illustrandone le bellezze”.
Non è un’opera specificatamente pensata per i bambini, anche se è comunque adatta anche a loro. E’ un testo che invoglia a conoscere Sabbioneta, le sue peculiarità, la sua ricchissima storia. E con questo intento è nata Sabbioneta… tra magia e sogno che verrà tradotto anche in inglese e francese.
Un testo che va ad arricchire il panorama sulle opere dedicate alla Città dei Gonzaga, utilizzando un canale di comunicazione nuovo. Un canale amato dai giovani. L’opera si trova in alcune attività commerciali sabbionetane e merita attenzione. E’ un percorso interessante tra sogno e realtà. Un passaggio che desterà interesse tra gli amanti del genere e – crediamo – anche in chi non conosce i fumetti.
“Sabbioneta ha potenzialità artistiche altissime che devono essere valorizzate – han concluso i relatori. Sabbioneta non è appendice di Mantova ma città con sua sensibilità, una sua storia, suoi artisti che meritano di essere valorizzati”.
N.C.