Sanità, CNC: "Non si può non
partire da un'ASST Oglio Po"
Le posizioni comunque, al di là delle scelte politiche, non sono distantissime. E tutti - a destra come a sinistra - partono da un dato di fatto oggettivo. Che qualcosa vada fatto per non perdere ancora terreno e per ridare forza alla sanità di questo territorio
“Non vorremmo che intanto che si pensa all’assetto, si perdano altri servizi”. A parlare di Oglio Po e di ASST ieri mattina CNC, in conferenza stampa. Qualche critica e non tanto al tentativo di trovare una quadra per l’assetto della sanità territoriale, quanto alla sofferenza di una struttura, Oglio Po, che sta riducendo i servizi. “In ballo c’è la questione del riassetto legato alla revisione della legge 23 – hanno spiegato – e stiamo facendo il giro dei sindaci con il documento redatto da Fabrizia Zaffanella e Luigi Borghesi. Quelli che abbiamo incontrato sino ad ora hanno apprezzato le richieste di quel documento. Al momento nessuno lo ha firmato, i sindaci hanno preso tempo”.
Sono due le strade che si stanno percorrendo. Una più istituzionale, quella scelta dai sindaci e da Luca Zaffanella, sindaco di Rivarolo del Re che funge un poco da trait d’union territoriale e che parte da due documenti, quello Zaffanella Borghesi e quello Bongiovanni Patelli e che non considera comunque tanto fondamentale l’assetto quanto la disponibilità finanziaria e l’autonomia gestionale legata ad un più importante ruolo dei sindaci. L’altra più movimentista, quella portata avanti da più soggetti (a traino pd comunque) che parte dal presupposto che prima di ogni altra scelta debba essere fatta la scelta di un’ASST Oglio Po. Prerequisito questo fondamentale. Sui numeri, con Asola (e non è detto che Asola sia interessata) si arriverebbe a 93 mila cittadini. Che sono meno dei 100 mila che sembra limite per una richiesta ma che potrebbe in una qualche maniera (almeno questo pensano gli estensori della richiesta) essere superato con una qualche deroga.
Le posizioni comunque, al di là delle scelte politiche, non sono distantissime. E tutti – a destra come a sinistra – partono da un dato di fatto oggettivo. Che qualcosa vada fatto per non perdere ancora terreno e per ridare forza alla sanità di questo territorio.
In ballo c’è il futuro della sanità, non solo quella legata agli ospedali, del territorio di confine esteso tra le due province. “Il giro dei sindaci, che non si è ancora concluso – spiega CNC – è servito comunque ad avviare un ragionamento. Questo della revisione della legge 23 è un momento fondamentale. O si cambia adesso o non si cambia più. Per quanto riguarda l’incontro con Pavesi ci ha meravigliato il fatto che non si sia fatta nessuna specifica richiesta, che i sindaci non abbiano lavorato su un unico documento con delle specifiche richieste. Intanto che stiamo ragionando sull’assetto, ci giungono voci preoccupanti sui servizi territoriali, ed è per questo che abbiamo delle domande da porre, a ASST Cremona e al suo direttore Rosario Canino“.
ESTERNALIZZAZIONE OSS – “Ci giunge voce dell’esternalizzazione del servizio OSS a Oglio Po e a Cremona nei reparti di medicina. E’ vero che sta per uscire il bando? Questa cosa fa parte di una strategia, di una politica che non capiamo perché di OSS ce ne sono tanti e non capiamo perché si debba esternalizzare. Chiediamo conferma anche di questa cosa con la quale, nell’eventualità fosse vera, non siamo assolutamente daccordo”
SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA (SPDC) – “Ci giunge voce che il servizio psichiatrico di diagnosi e cura di oglio Po sia a corto di personale e che dopo le 16 tutte le urgenze debbano essere portate a Cremona. E’ una cosa grave, soprattutto in considerazione del fatto che il Covid e il lockdown hanno acuito le problematiche e aumentato i problemi”.
CENTRO DIURNO – “Il servizio in carico all’ASST, chiuso per il lockdown, non è più stato aperto. Ci chiediamo quando riaprirà, e se sono già stati messi a punto protocolli per la riapertura. Siamo stati contattati da genitori che hanno figli con disagi. E riteniamo opportuno che a loro si diano risposte”.
CARDIOLOGIA – “La cardiologia di Oglio Po è sempre stato un servizio importante. Da quello che sappiamo a breve ci saranno altri due pensionamenti. Si è già pensato alla loro sostituzione?”.
“Non vorremmo davvero che mentre discutiamo di massimi sistemi avanzi ulteriormente l’idea di ridurre i servizi territoriali. Oggi, e finalmente, sembra che ci sia anche da parte dei sindaci la volontà di mettere insieme proposte che vadano a migliorare la situazione. Il nostro auspicio è che si continui a lavorare su questa strada. Vedremo nelle prossime settimane. L’importante è che comunque non si pensi di tornare all’ambito, che di per se è già fallito, ma che si ragioni sul presupposto di un territorio unito sotto un’unica ASST”.
N.C.