Per i medici no vax in arrivo
i provvedimenti dell'Ats
L’avvocato Granara ha anche annunciato l’arrivo nuovi ricorsi, circa 250, che farebbe salire a quota 500 il numero dei sanitari che si rivolgono al Tar di Brescia per chiedere l’annullamento dell’obbligo di vaccinazione.
Il Tar si pronuncerà a fine anno sul ricorso presentato da 300 camici bianchi, tra operatori sanitari, farmacisti e medici di base, tra cui una cinquantina di cremonesi che chiedono l’annullamento dell’obbligo vaccinale. La data verrà fissata nei prossimi giorni ma nell’occasione non è stata discussa la sospensiva e quindi già la prossima settimana – fa sapere la direzione generale Welfare della Regione Lombardia – saranno inviati dalle Ats ad ospedali e strutture sanitarie in cui prestano servizio, i nominativi dei non vaccinati per i provvedimenti previsti dalla legge che ha introdotto, con il decreto legge di aprile poi convertito in legge a fine maggio, l’obbligo di vaccinazione a chi lavora in ambito sanitario.
Sul tema interviene l’avvocato dei ricorrenti Daniele Granara, «se arriverà il provvedimento di sospensione da parte di Ats lo impugneremo. E in caso di parere negativo siamo pronti a rivolgerci al Consiglio di stato per chiedere la sospensione cautelare». In questo caso è previsto l’allontanamento dal luogo di lavoro continuando però a ricevere lo stipendio, a differenza di quanto disposto oggi dalla legge. L’avvocato Granara ha anche annunciato l’arrivo nuovi ricorsi, circa 250, che farebbe salire a quota 500 il numero dei sanitari che si rivolgono al Tar di Brescia per chiedere l’annullamento dell’obbligo di vaccinazione.
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