Arpa, fondi a disposizione ma
bloccati. Fiasconaro: "Perché?"
“La situazione è paradossale: ci sono ben 4 milioni che l’agenzia regionale per l’ambiente - spiega Fiasconaro - ha incassato dalle sanzioni per i reati ambientali. Ma le somme, a causa di una normativa poco chiara, sono bloccate".
Sbloccare quattro milioni nel bilancio di ARPA (l’agenzia regionale protezione ambiente della Lombardia) da reinvestire nel potenziamento dell’Agenzia stessa. È il tema al centro della proposta del consigliere regionale M5S Andrea Fiasconaro e discussa giorni fa in Consiglio regionale.
“La situazione è paradossale: ci sono ben 4 milioni che l’agenzia regionale per l’ambiente – spiega Fiasconaro – ha incassato dalle sanzioni per i reati ambientali. Ma le somme, a causa di una normativa poco chiara, sono bloccate. Nella mia proposta sottolineo la necessità di fare uno sforzo comune per trovare un modo di utilizzare i fondi bloccati.”
“Oggi, dopo un’ampia discussione in Consiglio, hanno convenuto tutti sulla necessità di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile. L’assessore all’ambiente Cattaneo, dopo mie sollecitazioni, si è impegnato a prendere in carico la questione, anche se Regione aveva già sottoposto il tema in Parlamento. Lo stesso presidente della Commissione ambiente ha ribadito quanto sia importante trovare una soluzione”.
“Il risultato, quindi, è stato raggiunto – conferma Fiasconaro – e ora, forti anche dell’esito di questa discussione, su cui si è trovata ampia convergenza di intenti, bisogna fare in modo che in Parlamento venga chiarita la norma.
Solo così, anche in futuro, si potrà dare una possibilità alle ARPA, e in particolare ad ARPA Lombardia, di disporre di nuove risorse, mezzi e personale per rafforzare i controlli, il contrasto, la prevenzione della criminalità ambientale. Innescando un circolo virtuoso che finirebbe per autoalimentarsi da solo.
Una richiesta, quella di aumentare i controlli, fatta più volte dai cittadini e dai vari comuni lombardi e che finora ARPA non è riuscita a soddisfare a pieno proprio a causa della mancanza di risorse.” – Conclude Fiasconaro.
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