Asipo, Pier Luigi Arata presidente
Il mantovano Corrado Ferrari vice
Costituita nel 1974, Asipo conta oggi più di 350 aziende agricole che aderiscono direttamente e/o tramite le 4 cooperative socie. Le aziende socie rappresentano più di 7.500 ettari di pomodoro distribuiti nei territori di Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte.
È il 52enne piacentino Pier Luigi Arata, notissimo agricoltore di San Polo di Podenzano (Pc), il nuovo presidente di Asipo – Associazione interprovinciale produttori ortofrutticoli, una delle più importanti Organizzazioni di Produttori per il pomodoro da industria del Nord Italia, molta attiva anche nella provincia di Mantova. Arata sarà affiancato dal vicepresidente Corrado Ferrari, importante produttore di pomodoro di Mantova e vicepresidente di Confagricoltura Mantova, mentre nuovo direttore della società è stato nominato Michele Bertoli.
L’elezione di Arata è avvenuta durante la prima riunione del nuovo consiglio, che, a sua volta, era stato eletto in occasione dell’assemblea ordinaria dello scorso 21 giugno e che guiderà l’organizzazione per il triennio 2021-2023. Oltre ad Arata compongono il nuovo consiglio Ivano Bertozzi, Stefano Bosco, Gianni Brusatassi, Sergio Fava, Rossella Martelli e Lorenzo Panizzi per la provincia di Parma; Gian Paolo Botti, Stefano Gandolfi, Nicola Scrocchi e Stefano Vignati per la provincia di Piacenza; Corrado Ferrari ed Antonio Paganini per la provincia di Mantova; Pietro Quartaroli per la provincia di Verona e Marco Zardi per la provincia di Reggio Emilia. Il collegio sindacale è composto da Massimo Capelli (presidente), Alessandro Picinini e Andrea Silingardi.
Arata – che succede come presidente ad una lunghissima stagione con guida affidata al parmigiano Gianni Brusatassi – ha voluto iniziare questa avventura ringraziando i consiglieri che lo hanno nominato spiegando che “il nostro consiglio è stato eletto solamente pensando all’interesse dei soci, senza entrare minimamente in logiche sindacali. Il nostro è un gruppo di lungo corso che condivide una strategia comune di trasparenza nei confronti, soprattutto, della base sociale edell’intera filiera del pomodoro”.
Tra gli obiettivi del neo presidente – che gestisce con l’aiuto del padre Piero un’azienda ad indirizzo cerealicolo-orticolo, coltivando ben 300 ettari, equamente divisi tra cereali e pomodoro da industria –e del vice presidente Ferrari– che coltiva ben 50 ettari di pomodoro ed un centinaio di ettaria cereali, punto di riferimento quale referente regionale per il settore ortofrutta di Confagricoltura di Mantova – vi è anche quello di stringere maggiormente i legami con territori ai quali appartengono le aziende socie (ossia tutto il Nord Italia), a partire dall’areale mantovano.
“È nostra intenzione – spiega Arata – dare vita a collaborazioni con enti ed istituzioni, ovviamente sempre con il fine di facilitare il lavoro delle aziende agricole e di migliorare la redditività. La coltura del pomodoro viene gestita con tecniche modernissime, totalmente improntate alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente: per questo gli agricoltori si trovano ad affrontare costi di produzione sempre in aumento. Quindi è importantissimo sfruttare tutti gli strumenti che sono a disposizione delle organizzazioni di produttori”.
Costituita nel 1974, Asipo conta oggi più di 350 aziende agricole che aderiscono direttamente e/o tramite le 4 cooperative socie. Le aziende socie rappresentano più di 7.500 ettari di pomodoro distribuiti nei territori di Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte dai quali si ottiene circa il 10% della produzione nazionale di pomodoro da industria.
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