Politica

Antimafia, Silvio Perteghella
risponde a Panizzi e Capaldo

Le minoranze però sono all'interno degli organismi per avere un ruolo e non per soddisfare i capricci altrui. Per cui che vadano pure avanti, da parte nostra le proposte le presenteremo in Consiglio Comunale

Non ci sta, Silvio Perteghella, a passare per sabotatore e neppure per uno che si tira indietro. E risponde sia alla presidente della Commissione antimafia Panizzi che al rappresentante dei 5 stelle Capaldo. Non rientra la protesta e non rientrerà, l’opposizione, a queste condizioni nella Commissione antimafia. E’ proprio Silvio Perteghella a spiegarne i motivi.

Alla Panizzi – spiega il consigliere d’opposizione – che accusa le minoranze di voler sabotare la commissione andrebbe ricordato che la responsabilità di questa situazione è soltanto sua. La maggioranza ha accettato di mettere in campo questa forzatura perché negò lei ruoli di maggior visibilità all’interno della compagine di governo; per alleggerire le eventuali frizioni nate sulle nomine. Le minoranze però sono all’interno degli organismi per avere un ruolo e non per soddisfare i capricci altrui. Per cui che vadano pure avanti, da parte nostra le proposte le presenteremo in Consiglio Comunale.

A Capaldo andrebbe chiesto come mai trattandosi di una commissione antimafia e per la legalità, riesce a soprassedere sulle illegittimità di una Presidenza decisa contrariamente all’art. 44 comma 1 del Tuel, e viene da chiedersi per quali ragioni il Movimento 5 Stelle abbia rifiutato nei mesi precedenti una collaborazione politica con l’ex candidato Sindaco Zaffanella durante le fasi di consultazione precedenti il ballottaggio e ben due richieste di incontro con forze politiche di minoranza nel periodo post elezioni; ma abbia accettato l’invito a prendere parte ad una commissione consigliare presieduta dalla Lega nella quale non potrebbe esprimere pareri politici con diritto di voto? 

A Capaldo noi abbiamo più volte spiegato che il ruolo del suo movimento sarebbe utilissimo insieme a quello di associazioni, corpi intermedi e forze politiche presenti in Consiglio Comunale all’interno di una Consulta Antimafia alternativa a questa commissione, nella quale (aggiungo) il ruolo di Presidente potrebbe essere al di sopra delle parti proprio quella di Alessandro Teveri già Presidente della Commissione Antimafia nella precedente consigliata“.

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