Cronaca

Bozzolo, don Nicola e il sogno terreno:
"Speriamo di risvegliarci campioni"

"Auguriamoci di risvegliarci domani mattina campioni europei. Confidando che la nostra Nazionale di calcio vinca la finale questa sera. E' un sogno che può realizzarsi dopo tutto questo tempo di sofferenza e isolamento dovuto alla pandemia"

Tre messaggi importanti sono giunti ai fedeli in chiesa a Bozzolo durante la celebrazione di domenica mattina alle 10.30. Il vicario don Nicola ha esordito all’inizio della omelia con una domanda pregna di preoccupazione e disagio: “Dove sono i 170 ragazzi del Grest? – si è chiesto sottolineando l’assenza dei giovani alla messa domenicale – Dov’è quel gruppo consistente di cui si è tanto parlato nei giorni scorsi e di cui eravamo tanto fieri?” aggiungendo che tocca a ognuno di noi l’importante opera di evangelizzazione andando fuori per le strade prendendosi in carico ciascuna persona e riportandoli verso la riconversione e riappropiandosi della fede in Cristo. Verso la fine della celebrazione un laico, Giuliano Bongiovanni, si è avvicinato al microfono per portare gli aggiornamenti giunti dal fratello Padre Vittorio missionario in Sierra Leone. “Innanzitutto vi saluta tutti e poi racconta che da loro sono tornati a chiudere chiese e Moschee essendo riesplosa la pandemia con il divieto di celebrare messe. Poi mi ha reso edotto di un episodio toccante. Una mattina si è ritrovato davanti la porta della missione 5 bambini in tenerissima età. Li aveva portati una mamma da poco rimasta vedova avendo perso il marito a causa della malattia. Non aveva nulla da dare da mangiare ai suoi figli ha compiuto quel affidandoli a Padre Vittorio il quale li ha accolti e sfamati”. Infine don Nicola ha concluso la celebrazione con un auspicio di carattere sportivo: “Auguriamoci di risvegliarci domani mattina campioni europei. Confidando che la nostra Nazionale di calcio vinca la finale questa sera. E’ un sogno che può realizzarsi dopo tutto questo tempo di sofferenza e isolamento dovuto alla pandemia” ha concluso il don di cui è conosciuta la passione e il tifo calcistico riversato specialmente verso il club dell’Atalanta sua squadra del cuore. Della quale non manca di sottolinearne le gesta anche durante gli incontri liturgici.

RosPis

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