Carenza MMG. Strada: "Disfunzionale
pensare a 2000 assistiti per medico"
"cosa ha proposto la Lega come soluzione? Di incentivare l’aumento del massimale di pazienti assistiti per i medici di base dall’attuale numero di 1.500 a 2.000! Sfido chiunque a trovare ascolto e attenzione dal proprio MMG a queste condizioni".
“In una mozione della Lega presentata e approvata in aula consiliare dalla maggioranza – dichiara Elisabetta Strada (Consigliera regionale Lombardi Civici Europeisti) – si legge testuale: si stima che nell’arco temporale 2018/28 andranno in pensione oltre 4000 medici di famiglia.
Come qualunque cittadino sa – continua Strada – la carenza di medici di base o il sovraccarico di lavoro degli MMG è un problema attualissimo da tempo e ricorrente. Già due anni fa abbiamo sollevato questo problema e chiesto una ricognizione per capire quanti pensionamenti e quante sostituzioni erano previste, senza dover attendere i pensionamenti e ben prima che la pandemia evidenziasse il problema MMG. E cosa ha proposto la Lega come soluzione? Di incentivare l’aumento del massimale di pazienti assistiti per i medici di base dall’attuale numero di 1.500 a 2.000!
Sfido chiunque a trovare ascolto e attenzione dal proprio MMG a queste condizioni. Certo non perché sono fannulloni ma perché non si può garantire una presa in carico adeguata del malato a queste condizioni. Ovviamente ho votato contro questa strategia sanitaria disfunzionale. Ci sembra invece molto più sensato ed efficace – conclude Strada – proporre delle soluzioni differenti, cui ho già accennato ieri in aula: stimolare un dibattito e una riflessione nazionali sulla necessità di maggiore programmazione e strategia, partendo anche dalla considerazione dell’eliminazione del numero chiuso per le scuole di specializzazione in medicina; ritornare – come da nostra mozione approvata – a una riflessione sull’equiparazione del valore economico delle borse di studio per i corsi di formazione di medicina generale a quello dei contratti di formazione specialistica.
Parliamo mediamente di circa 800 euro in più; ridurre la burocrazia che spesso sommerge letteralmente i MMG impedendo loro di visitare adeguatamente i pazienti o recarsi al domicilio; utilizzare i cosiddetti camici grigi, ovvero le migliaia di laureati in medicina che non sono ancora inquadrati come specializzandi e, non potendo per questo lavorare in ospedale o privatamente, tendono ad andare all’estero o a dedicarsi ad altre attività” così dichiara Elisabetta Strada, Consigliera regionale dei Lombardi Civici Europeisti.
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