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"Il coraggio di scegliere", presentato
corto di Rotary, Rotaract e InnerWheel

L’occasione è stata fornita da una proposta, quasi provocatoria, lanciata a fine 2020 dal medico e socio rotariano Alessandro Maroli e dalla rotaractiana Chiara Bocchi: realizzare un video che sensibilizzasse la popolazione giovanile alla vaccinazione anti COVID-19.

Alle porte dell’estate, con la macchina vaccinale che acquisisce sicurezza e velocità ogni giorno di più e la fiducia degli Italiani in un futuro meno ombroso che cresce in maniera significativa, il Teatro all’Antica di Sabbioneta è tornato ad essere la straordinaria location di un evento pubblica di non trascurabile importanza.

All’interno delle sue vetusta mura, su uno schermo che fungeva da immaginario orizzonte all’ingegnosa fuga prospettica disegnata dalle strutture sceniche collocate sul palco, davanti ad una platea di oltre sessanta persone, regolarmente distanziate e dotate di mascherina, è stato proiettato il cortometraggio Il coraggio di scegliere.

A gestire la serata è stato Gianluca Federici, nota voce di R.C.29. Dopo un iniziale saluto di benvenuto, indirizzato soprattuto alle autorità presenti, i sindaci di Sabbioneta, Marco Pasquali, e Pomponesco, Giuseppe Baruffaldi, l’assessore al Bilancio ed alle Politiche Giovanili del comune di Casalmaggiore, Sara Manfredi, il governatore del Distretto Rotary 2050, Ugo Nichetti, il consigliere della Commissione Cultura del Distretto Rotaract 2050, Sebastiano Fortugno, la presidente di Inner Wheel Casalmaggiore, Chiara Chizzini, è stato chiesto a Vincenzo Corbisiero, presidente del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, di raggiungere il proscenio per illustrare la genesi e l’evoluzione dell’idea che ha portato alla creazione del breve filmato.

L’occasione è stata fornita da una proposta, quasi provocatoria, lanciata a fine 2020 dal medico e socio rotariano Alessandro Maroli e dalla rotaractiana Chiara Bocchi: realizzare un video che sensibilizzasse la popolazione giovanile alla vaccinazione anti COVID-19. La provocazione stava nel mezzo che voleva essere utilizzato: il cellulare. Dopo qualche settimana di riflessione, Corbisiero decideva di accogliere l’invito, con la sola condizione che allo smartphone si sostituisse la più professionale steadycam. Assunti i panni del produttore, procedeva ad individuare il regista e la squadra tecnica.

Il frutto di questa ricerca fu la selezione di Massimiliano Barosi e della troupe di Globalpix. Entusiasta del progetto, Barosi si mise subito al lavoro e, dopo aver assegnato a ciascun membro della sua equipe gli incarichi di rito, prese contatto con il musicista Cristiano Maramotti e la cantante Elena Federici per la composizione di una colonna sonora e di una canzone inediti da unire alle immagini registrate. Anche da questo fronte, la risposta fu un convinto assenso. Per la scelta degli attori e le comparse non si seguì né il parametro della migliore padronanza dell’arte attoriale, né dell’amatorialità in via di professionalizzazione. Si optò per un cast che radunasse donne e uomini senza precedenti esperienze teatrali, allo scopo di far emergere dalle battute del copione il respiro della quotidianità più sincera e genuina. L’unica eccezione fu fatta per il coprotagonista, il quale, dovendo recitare il monologo che trasmette il messaggio sotteso al video, necessitava di un minimo di familiarità con l’arte istrionica. La scelta cadde su Erminio Zanoni. A svolgere il ruolo del protagonista, il giovane Paolo, fu chiamato il presidente del Rotaract Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, Christian Soldi.

Dalla vasta riserva dei volenterosi soci delle associazione coinvolte nella produzione, Rotary, Rotaract e Inner Whell, furono invece attinti i restanti interpreti. Dall’armonica congiunzione di tutte queste componenti, propiziata dallo sguardo vigile del regista e dalla paziente acribia dei tecnici, attraverso un cammino durato circa cinque mesi, in cui alla fase organizzativa e progettuale hanno fatto seguito quattro intense settimane di registrazione e un lavoro di montaggio tanto preciso quanto travagliato e non pago di fatiche, si è giunti al confezionamento di un video che, una volta proiettata, ha strappato un applauso davvero scrosciante e, a qualche ciglio, ha anche sottratto timide e commosse lacrime che, scendendo, hanno inumidito il rigido bordo delle variopinte mascherine. A rendere ancora più suggestivo il tutto, sono state le riprese di alcuni degli scorci più iconici del territorio posto tra l’Oglio ed il Po (piazza Giardino di Sabbioneta e l’area golenale di Pomponesco, per citare solo due casi), trapuntati di quelle soffici tonalità verdi e rosse che li connotano in maniera assai evocativa.

Quella appena scritta è la rapida cronaca di una serata, nei prossimi giorni sarà invece possibile accedere direttamente alla visione del cortometraggio, su YouTube. Chi ha partecipato alla realizzazione di quest’opera, ha avuto il coraggio di operare una scelta, di diventare testimone di un messaggio di rilevanza sociale, di posizionarsi, senza ambiguità, dalla parte di chi vuole vincere la battaglia contro il virus. Tu che leggi, avrai lo stesso coraggio di scegliere?

Sebastiano Fortugno

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