Anci Lombardia raccoglie
grido di dolore delle RSA
"Negli ultimi decenni i nostri Comuni hanno investito moltissimo in questo campo e perdere questa ricchezza significherebbe non essere più in grado di fornire servizi preziosi”.
“Anci Lombardia raccoglie il grido di dolore lanciato dalle Rsa lombarde e dai Comuni che le sostengono” – così Mauro Guerra Presidente di Anci Lombardia spiega l’iniziativa di cui si è fatto portavoce presso Anci Nazionale affinché possa concretizzarsi un intervento normativo a sostegno di tutti quegli gli enti non commerciali che svolgono attività socio assistenziali e socio sanitarie diurne, semiresidenziali e residenziali a favore di anziani, disabili (CDD, CDI, RSA, RSD) e che, dopo essere stati duramente colpiti nella fase acuta della pandemia Covid 19, ora soffrono per un drastico calo di ospiti che mina la sostenibilità finanziaria di un servizio così prezioso per le comunità e mette a rischio il servizio anche per gli attuali ospiti.
E’ necessario un intervento di sostegno economico concreto dallo Stato, a fondo perduto, che consenta di superare questo momento di transizione – continua Guerra – per non rischiare di perdere un patrimonio umano e sociale che ha caratterizzato il nostro sistema di welfare fino ad oggi, fornendo alle persone più fragili servizi di qualità unitamente a tanta umanità. Negli ultimi decenni i nostri Comuni hanno investito moltissimo in questo campo e perdere questa ricchezza significherebbe non essere più in grado di fornire servizi preziosi”.
“Il rischio che molte realtà che si occupano di anziani e disabili non riescano a superare questo difficile momento è altissimo – continua la vice Presidente Federica Bernardi – e la loro chiusura potrebbe minare anche la sopravvivenza dell’attuale modello lombardo e italiano di servizi in favore di questa fascia di popolazione. Lo sforzo che questi enti hanno fatto nell’ultimo anno per garantire agli ospiti servizi di qualità è stato immane: amministratori e operatori socio sanitari si sono prodigati in ogni modo e ora è più che mai necessario e, direi, doveroso un supporto esterno che possa garantire continuità ad un’attività insostituibile per il nostro tessuto sociale”.
“Di concerto con il mondo delle Rsa lombarde – conclude Guerra – abbiamo preparato una proposta di modifica normativa che invieremo a Roma chiedendone l’approvazione all’interno dei uno dei provvedimenti relativi alla ripresa economica. Anche il rilancio di queste realtà potrà contribuire alla ripresa economica del nostro Paese”.
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