Cronaca

Cremona Mantova: a realizzarla
non sarà più Stradivaria

Confermata la volontà di realizzare il nuovo ospedale a Cremona di nuovissima generazione e a Crema la realizzazione del Prest: gli uffici stanno discutendo ancora sulla individuazione della sede.

Foto Sessa

Presentate mercoledì mattina in Camera di Commercio le misure previste dal Piano Lombardia per la Provincia di Cremona, 185 milioni da destinare alla ripresa post pandemia. Davanti alla platea di sindaci e rappresentanti delle categorie economiche sono state affrontate tutte le questioni cruciali del contesto cremonese, dall’autostrada alla Fiera, dal piano vaccinale al nuovo ospedale. Tra le anticipazioni fornite dal governatore, accompagnato dall’assessore allo sviluppo economico Guido Guidesi, una svolta nella vicenda dell’autostrada Cremona – Mantova: ormai certa la revoca della concessione a Stradivaria e l’affidamento del progetto presentato lo scorso agosto a Milano ad un altro concessionario per la realizzazione. Un progetto “tecnicamente valido, finanziariamente debole”, che quindi  verrà ceduto ad altro soggetto ancora da individuare. I circa 110milioni già annunciati come primo stanziamento serviranno in parte anche per rifondere la società cremonese.

“Se continuiamo con la dicotomia riqualificazione strada  – autostrada – ha poi aggiunto Fontana – allora sì che ci vorranno altri 10 anni.  Adesso erano  già due anni che si discuteva col Ministero senza cavare un ragno del buco, abbiamo deciso di andare avanti sull’unica cosa che compete a noi, ossia l’autostrada. Non è un’infrastruttura che si realizza in pochi mesi, altri stanziamenti seguiranno dopo quello già annunciato Qualcuno teme che si lasci il buco dove doveva esserci la Tibre: il problema non esiste, se la Tibre non si farà, la faremo noi con la cifra già decisa (circa 900 milioni ndr)”.

Confermata la volontà di realizzare il nuovo ospedale a Cremona di nuovissima generazione e a Crema la realizzazione del Prest: gli uffici stanno discutendo ancora sulla individuazione della sede.

Circa la Fiera, “crediamo molto nel sistema fieristico lombardo e cremonese e vogliamo concordare i ristori sulle perdite” determinate dal  venir meno della Fiera internazionale del Bovino da latte trasferita  Montichiari. L’intenzione è però quella di guardare al futuro favorendo aggregazioni con altri sistemi fieristici lombardi, una soluzione che vede favorevole anche il sindaco Galimberti: “Su questo il sistema fieristico cremonese è già avanti,  perchè un piano di rilancio esiste, votato anche dal Consiglio Comunale, ed è già stato presentato in Regione. E’ chiaro che noi guardiamo con interesse a collaborazioni con il resto dei sistemi lombardi, senza toglierci la possibilità di guardare anche fuori regione”.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale, Fontana si è detto “orgoglioso dei risultati, più di di 6.5 milioni di dosi inoculate, siamo a circa 100mila dosi al giorno, corrispondenti ai quantitativi di vaccini che riceviamo. Se ne ricevessimo di più potremmo chiudere il primo giro all’inizio di luglio, se così non sarà lo faremo alla fine di luglio. Da lunedì è iniziata anche la collaborazione col mondo delle aziende, una cosa importante che parte gradualmente perchè le dosi sono quelle che sono e servono protocolli sanitari ben precisi. Credo che il vaccino nelle aziende sarà molto importante nella terza fase, a ottobre – novembre quando dovrebbero esserci più vaccini e la collaborazione del mondo imprenditoriale sarà ancora più importante di quanto è stato fini ad oggi”.

Giuliana Biagi

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