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Consiglio rinviato, Cavatorta: "Posizione
di Aliani è sempre stata regolare"

“In ogni caso, se può essere utile a tranquillizzare gli animi di qualche membro della minoranza e smorzare polemiche pretestuose che stanno caratterizzando questo mese di giugno – conclude il sindaco Cavatorta – provvederemo alla riconferma con atti formali".

Mentre il consiglio comunale viene riprogrammato in data 18 giugno alle ore 20, il sindaco di Viadana Nicola Cavatorta intende fare chiarezza sull’assemblea annullata a fine maggio e sull’operato dell’amministrazione comunale relativamente alla legittimità del dott. Antonio Aliani quale vicesegretario.

“Per quel che riguarda la serata del 31 maggio – afferma il sindaco – dopo una attenta analisi e la lettura della documentazione avvenuta nei giorni scorsi, posso affermare che erano stati fatti tutti i passaggi del caso. Riassumendo: con delibera di giunta comunale n. 90 del 26 giugno 2019 si provvedeva a designare il direttore della biblioteca, dott. Antonio Aliani, vicesegretario del Comune di Viadana. Egli, oltre ad avere tutti i titoli necessari per ricoprire tale ruolo (laurea in Giurisprudenza ed ex assistente di materie giuridiche presso l’Università di Parma), era stato scelto a seguito di un concorso interno precedente alla sopracitata giunta. Nella delibera era espressamente specificato che si sarebbe provveduto con successivo decreto sindacale alla nomina dello stesso in ogni caso di assenza dalla sede del segretario generale”.

“Tale decreto di nomina – continua Nicola Cavatorta – fu firmato in data 2 luglio 2019, n. prot. 22421 n. 19 dal sindaco facenti funzioni Alessandro Cavallari e al suo interno non vi è alcun riferimento a date o termini relativi al suo ruolo. Essendo quindi la suddetta posizione frutto di delibera di giunta dopo concorso interno e non solo di nomina fiduciaria sindacale, ammesso e assodato che le delibere di giunta non decadono in automatico al cambiamento o alla variazione dei membri di giunta e al cambio di sindaco, si può ritenere Aliani vicesegretario in pectore”.

“In ogni caso, se può essere utile a tranquillizzare gli animi di qualche membro della minoranza e smorzare polemiche pretestuose che stanno caratterizzando questo mese di giugno – conclude il sindaco Cavatorta – provvederemo alla riconferma con atti formali. Rimane la possibilità da parte di chiunque di segnalare qualsiasi azione ritenuta non conforme da parte di questa amministrazione agli enti preposti, che valuteranno in seguito se accoglierla o meno ed eventualmente chiederci i chiarimenti del caso. Per il resto, quelle avanzate dalle opposizioni sono solo delle loro interpretazioni”.

Il presidente Pietrangelo Gozzi, da parte sua, rimarca il fatto che l’iter per la convocazione del consiglio comunale era già concluso quando la Prefettura di Mantova è stata chiamata in causa: “Tenuto presente – spiega – che il 2 giugno era festa nazionale, mi attivavo celermente con gli uffici per predisporre quanto necessario a una nuova convocazione. Passati sabato 5 e domenica 6 giugno, lunedì 7 ultimavo i documenti e la mattina dell’8 giugno partivano regolarmente le notifiche, facendo sì che quanto lamentato risulti ampiamente superato dai fatti”.

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