Salute

Evoluzione legge Maroni, Anaao
Assomed: "Ancora grossi dubbi"

“Purtroppo siamo ancora alle buone intenzioni, – commenta Stefano Magnone, Segretario Regionale di ANAAO Lombardia – ci aspettiamo quindi che nei prossimi mesi si capisca davvero quali sono i propositi della maggioranza di governo della Regione"

Ieri in Commissione III si è svolta l’audizione di ANAAO-ASSOMED Lombardia sulle linee guida deliberate dalla Giunta in merito all’evoluzione della Legge Maroni. Nel proprio intervento, ANAAO-ASSOMED Lombardia ha riconosciuto alcune novità positive, quali il trasferimento del Dipartimento di Prevenzione e delle Cure Primarie nelle ASST, unitamente ai distretti, in modo da favorire davvero l’integrazione tra il territorio e l’ospedale, frutto più che altro della pandemia e delle prescrizioni di AGENAS. La mancanza di governance del territorio rispetto agli ospedali e la dispersione in ATS di questa parte di erogazione delle prestazioni sono stati i veri punti deboli emersi con grande chiarezza durante il periodo pandemico da Covid-19, anche se ANAAO li aveva evidenziati in tempi precedenti. Purtroppo, nonostante le richieste e le proposte avanzate dal sindacatonei mesi passati (anche nei due convegni di ottobre e marzo scorsi), al momento non è possibile condividere l’impianto di massima delle linee di sviluppo. Mancano infatti decise prese di posizione e passi in avanti riguardo a: Governance forte da parte di regione e assessorato in merito a programmazione, valutazione dell’appropriatezza e risultati delle cure; Rapporto pubblico/privato inteso come controlli stretti dei requisiti di accreditamento sia in termini di personale che di attività e rapporti tra le strutture; Rafforzamento del sistema a rete (hub and spoke) che è incompatibile con un sistema totalmente liberista qual è quello lombardo; Creazione di un’unica ATS come prescritto da AGENAS a favore di una parcellizzazione dei controlli e della committenza, replicando di fatto il sistema vigente. Molti altri sono i punti critici, quali ad esempio la totale assenza di una pur generica intenzione di rivedere la rete ospedaliera, alla base della frammentazione eccessiva dell’offerta e della debolezza del territorio. Altra criticità, secondo il giudizio di ANAAO, è l’assenza di integrazione dovuta all’eccessiva concorrenza tra le strutture sia pubbliche che private. “Purtroppo siamo ancora alle buone intenzioni, – commenta Stefano Magnone, Segretario Regionale di ANAAO Lombardia – ci aspettiamo quindi che nei prossimi mesi si capisca davvero quali sono i propositi della maggioranza di governo della Regione. ANAAO-ASSOMED Lombardia ha da tempo messo in campo le proprie proposte e continuerà a rendersi disponibile, ma certamente non possiamo condividere il sostanziale mantenimento dello status quo”.

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