Politica

Gessi e veleni, Belli Franzini: "Non
possiamo diventare il cesso di altri"

"Spero che anche questa volta l’atteggiamento da parte di chi ha potere decisionale  non sia quello di inerzia o far si che il tempo e la breve memoria cancelli il tutto e soprattutto auspico che gli autori ed i responsabili dei gravi gesti paghino veramente per il danno arrecato"

Vicenda fanghi, gessi e veleni, il primo cittadino di Gussola Stefano Belli Franzini invita gli altri sindaci a fare fronte comune affinché si possa arrivare ad una tracciabilità di quello che viene messo sotto terra. Belli Franzini chiede anche di sapere quali saranno i prossimi passi per la bonifica dei terreni in oggetto dell’inchiesta dei Carabinieri Forestali di Brescia perché da responsabile della sicurezza e della salute dei cittadini saperlo è fondamentale.

In merito alla vicenda fanghi che riguarda la W.T.E come appreso dagli organi di stampa è stato citato anche il nostro territorio comunale. 

In qualità di Sindaco e di autorità sanitaria locale ho scritto ad ARPA, ai Carabinieri forestali, ad ATS ed  alla Provincia di Cremona per sapere come vogliono comportarsi con i terreni sui quali è avvenuto lo spandimento verificando che non vi sia un pericolo per la salute pubblica. Trovo sia corretto e dovuto dare informazioni corrette alla cittadinanza. 

Auspico che dopo il clamore della vicenda e la presa di posizione di molte parti politiche, di categorie agricole ed anche di enti si possa provvedere rapidamente a modificare la norma riferita ai gessi di defecazione ed ai fanghi. Attraverso la loro tracciabilità e soprattutto investire risorse per trovare nuove soluzioni sostitutive allo spandimento su terreni agricoli.

Chiederò anche a Regione di inserire nei comuni vulnerabili le aree nelle quali sono presenti anche centrali a Biogas e di non valutare solo in base alla presenza di allevamenti. In quanto anche questa attività va a creare disturbo olfattivo, soprattutto se è presente pollina e viene rivelata anch’essa sui terreni agricoli. Trovo non corretto che vi siano territori che alla fine rischiano di diventare il gabinetto di altri.

Per questo sono ad estendere  a tutti i colleghi Sindaci l’invito ad una riflessione seria e concreta sull’introduzione di regole comuni che possano circoscrivere la possibilità di effettuare tale attività. Spero che anche questa volta l’atteggiamento da parte di chi ha potere decisionale  non sia quello di inerzia o far si che il tempo e la breve memoria cancelli il tutto e soprattutto auspico che gli autori ed i responsabili dei gravi gesti paghino veramente per il danno arrecato”. 

redazione@oglioponews.it

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