Cronaca

Casalmaggiore, sopralluogo della
Soprintendenza per i proverbi

L'architetto si è concentrato sui palazzi storici, con particolare attenzione per Palazzo Turati. Qualche raccomandazione, qualche cautela ma tutto è filato via liscio. La città dei proverbi nascerà, e nascerà soprattutto grazie alla volontà di Giuseppe Boles e Paolo Zani che al progetto lavorano da un po'

Non è un cammino semplice, una di quelle strade che prendi e vedi già la fine senza incontrare nulla che si frapponga alla meta, ma ieri un passo in più per la città dei proverbi è stato fatto. Ed è un passo importante – fondamentale – in quanto l’architetto Paolo Corradini, Responsabile Area Patrimonio Architettonico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cremona Lodi Mantova è venuto a visionare i siti in cui verranno fissate le targhe in bronzo. L’architetto si è concentrato sui palazzi storici, con particolare attenzione per Palazzo Turati. Qualche raccomandazione, qualche cautela ma tutto è filato via liscio. La città dei proverbi nascerà, e nascerà soprattutto grazie alla volontà di Giuseppe Boles e Paolo Zani che al progetto lavorano da un po’, al contributo della Camera di Commercio di Cremona e alla volontà dell’Amministrazione Comunale di portare a termine l’idea.

Ieri, al sopralluogo, oltre all’architetto della soprintendenza erano presenti Paolo Zani e Giuseppe Boles e l’ingegner Enrico Rossi per il comune di Casalmaggiore. “Un giro molto approfondito – spiega Giuseppe Boles – sono state segnate cum grano salis le targhe sugli edifici vincolati dalle belle arti del centro storico. La maggior parte delle targhe è stata approvata, su qualcuna ci saranno approfondimenti. Era importante in questo momento partire dal Centro, ma poi è importante anche che si parta nelle frazioni a livello identitario e comunitario”.

Le prime 50 targhe sono già in via di realizzazione. Sono già in buon numero i privati che hanno accettato di prendere la targa: “Questo è importante perché grazie alla vendita delle targhe in bronzo possiamo poi procedere alla fusione delle altre. Il progetto è in parte finanziato dalla Camera di Commercio e per la restante parte è in autofinanziamento. Ci tengo a sottolineare che i privati non sono obbligati all’acquisto. Le targhe che abbiamo deciso di realizzare con i proverbi sono date in forma gratuita, poi certo se un privato decide di comprarla ci permette di farne altre. E’ un’adesione libera quella dei privati all’acquisto ma una targa in più comprata ci permette di farne una in più da mettere magari su un edificio pubblico”.

L’arrivo del responsabile della Soprintendenza è stata anche occasione per rilanciare il progetto RiPartenza che ha visto la fotografa Antonella Pizzamiglio realizzare insieme ai commercianti un’opera importante. E’ stato lo stesso Giuseppe Boles a spiegare. “Ci tengo a fare la foto con la targa e con il libro perché sono due progetti no profit che si inseriscono perfettamente in una chiave di ripartenza del paese. RiPartenza è anche il titolo del libro, un progetto completamente diverso ma non per questo scollegato. Torno a dire che è importante la partecipazione da parte dei cittadini. E’ inutile lamentarsi sui social, con grida e parole fine a se stesse. Cominciamo a partecipare di più. I cittadini possono partecipare in due modi: o dedicando uno spicchio del loro tempo, chi ne ha di più un po’ di più e chi ne ha di meno un po’ di meno, oppure economicamente, per chi ha la fortuna di poterlo fare. Basta veramente poco. Comprare una targa, o un libro perché il ricavato va in beneficenza. L’importante è partecipare perché dove non c’è una buona politica servono i cittadini e dove non ci sono i cittadini serve la buona politica ma io credo che per una vera ripartenza servono entrambi: una buona politica che porge la mano al cittadino e un cittadino volenteroso, anche nel piccolo, di partecipare alla vita di paese. Solo partecipando il paese migliora. se migliora diventiamo più orgogliosi del nostro paese e diventando più orgogliosi siamo anche più spronati a partecipare ancora. Un circolo vizioso che ha l’effetto di infettare altri cittadini ma sarà un’infezione benefica e non venefica”.

Nazzareno Condina

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