Cronaca

Gerelli (SI), contro TIBRE e CR-MN
solo Martignana e Torre. E Gussola?

“Oggi più che mai , con le criticità ambientali che stanno mettendo in seria discussione la sostenibilità di certi modelli di sviluppo ancor più sorpassati e nocivi, sarebbero necessarie scelte forti da parte di tutti gli amministratori che governano i territori interessati da tali opere”

Due solo amministrazioni hanno aderito alla manifestazione contro la TiBre e contro la Cremona-Mantova e per la riqualificazione della SS10. E le altre? E Gussola? A chiederselo Sante Gerelli (Sinistra Italiana) che recupera un ciclostilato del 1987 in cui l’amministrazione di allora esprimeva parere sfavorevole alla TiBre.

In questi giorni a seguito dell’importante manifestazione per la riqualificazione della SS.10 e contro la realizzazione delle due autostrade che dovrebbero interessare il nostro territorio, ovvero la CREMONA MANTOVA e la TIBRE (tirreno-brennero), mi ha colpito l’adesione alla manifestazione di soli due Amministrazioni Comunali, quella di Martignana Po e quella di Torre de Picenardi.

Questo fatto mi ha riportato alla mente le discussioni, i dibattiti e le proposte che alla fine degli anni 80 avevano visto tantissime amministrazioni Comunali ad essere attive e partecipi su questo tema.

Insomma il territorio era coinvolto e non subiva supinamente le scelte calate dall’alto. Per questo mi sono andato a spulciare uno di quei ciclostilati che l’amministrazione Comunale di Gussola distribuiva in tutte le case, era l’anno 1987.

Nell’opuscolo si leggeva:

AUTOSTRADA TIBRE

L’amministrazione Comunale di Gussola , in occasione del parere sul Piano Regionale della Viabilità, espresse parere sfavorevole in ordine alla costruzione del tratto autostradale CISA/BRENNERO, sebbene non compreso nel Piano Regionale stesso.

Il Consiglio Comunale propose di potenziare, per risolvere i problemi del bacino di traffico del Casalasco lo sviluppo delle Strade Statali 343 Asolana e 420 Sabbionetana, nonché delle linee ferroviarie Parma-Brescia e Mantova –Milano.

Dobbiamo fare rilevare che:

A) Il Piano Nazionale della Viabilità di grande comunicazione ha inserito nella terza fascia

di priorità la Bretella Autostradale;

B) Che il CIPE ha quantificato i costi a carico dello Stato solo per le prime due fasce di priorità

Nonostante tutto ciò , non si sa come, è stato creato un fondo di rotazione a cui ha potuto accedere la Società Autostradale della Cisa per poter finanziare la costruzione della “bretella”, vanificando le scelte di priorità dettate dal Piano Nazionale della Viabilità.

In considerazione di tutto ciò e del serio danno economico ed ecologico, è da considerare che l’opera costerebbe allo Stato circa 800 miliardi e accorcerebbe di soli 40 km. e di 10 km. le alternative date rispettivamente dall’innesto nella A1 di Modena Sud e dalla riqualificata S.S. 420 Sabbionetana.

Sono ormai trascorsi 34 anni da questo documento e il problema è ancora attuale , è interessante andare a rileggere la vita amministrativa dei comuni, sono convinto che c’è sempre da imparare .

“Oggi più che mai , con le criticità ambientali che stanno mettendo in seria discussione la sostenibilità di certi modelli di sviluppo ancor più sorpassati e nocivi, sarebbero necessarie scelte forti da parte di tutti gli amministratori che governano i territori interessati da tali opere”.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...