Una quercia e un tiglio per ricordare
Luciano Abruzzi e Carlo Gardani
Un modo per ricordare nella scelta di due essenze non casuali, essendo il tiglio e la quercia particolarmente adatti per la crescita del tartufo. Ma domenica, più delle raccolte future, ha prevalso il ricordo di due amici del comprensorio Oglio Po, e non solo. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Due piante, una quercia e un tiglio, che cresceranno nel tempo, abbellendo ulteriormente gli arginelli di Ponteterra e ricordando per tanti anni due figure, il dottor Luciano Abruzzi e Carlo Sante Gardani. Una giornata idealmente dedicata, quella di domenica, a tutte le vittime del Covid, ma in particolare passata dalla piantumazione di queste due piante, simbolo di nuova vita e di ricordo imperituro per due amici dell’associazione Tartufai della Bassa e delle Sentinelle sulle Mura.
Minimo comune denominatore è stato il dottor Alessandro Maroli, amico sia del dottor Abruzzi, morto il 20 aprile 2020, sia di Carlo Gardani, mancato il 12 gennaio 2021. Accanto alle piante, ancora piccole ma destinate a crescere nel tempo, sono state sistemate dalle rispettive moglie Pia e Nadia, due fotografie dei propri cari che non ci sono più.
A prendere parte all’iniziativa, oltre alle due associazioni, alcuni cittadini sia di Sabbioneta che di Casalmaggiore, il sindaco del comune mantovano Marco Pasquali e tutti quanti hanno voluto onorare la memoria di Luciano e Carlo. Il dottor Maroli ha voluto leggere un passo dell’Ulysses di Alfred Tennyson, un poema che parla di morte e rinascita, particolarmente azzeccato per l’occasione.
Un modo per ricordare nella scelta di due essenze non casuali, essendo il tiglio e la quercia particolarmente adatti per la crescita del tartufo. Ma domenica, più delle raccolte future, ha prevalso il ricordo di due amici del comprensorio Oglio Po, e non solo.
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