Cronaca

Casalmaggiore, Parco di via Italia,
nuova piccola altalena per bambini

Da qualche giorno il parco di Via Italia, quello che sorge ai piedi dell'argine Maestro, al termine di via Baldesio, dalla rotonda venuta un po' così alla rampa che si inerpica sull'argine direzione Santa Maria, c'è la più piccola altalena a disposizione dei bambini della città

E’ il parco più bello e vissuto di Casalmaggiore, e qualche motivo c’è. Ci sono cittadini che se ne prendono cura, lottando, di volta in volta, contro ragazzini annoiati che lo imbrattano e qualche volta contro le istituzioni che non ascoltano le richieste. Poco male, quel che possono al parco di via Italia se lo fanno e lo fanno da soli. Vorremmo dirvi senza rompere le scatole a nessuno, ma non è possibile dirlo. Perché per fare le scatole spesso le devi rompere, e farlo in maniera continua, e senza tregua. Non sempre porta a risultati, ma almeno ci si prova.

Da qualche giorno il parco di Via Italia, quello che sorge ai piedi dell’argine Maestro, al termine di via Baldesio, dalla rotonda venuta un po’ così alla rampa che si inerpica sull’argine direzione Santa Maria, c’è la più piccola altalena a disposizione dei bambini della città. L’ha fortemente voluta il comitato Slow Town, ha organizzato eventi per finanziarla e poi – nella ditta Tamani – ha trovato un mecenate che ha deciso di acquistarla e di donarla. Un’altalena perfettamente a norma, adatta ai più piccoli con quell’altezza da gnomo e le sedute bloccate.

E’ stata posta a fianco della biblioteca nel verde, a fianco dei giochi inclusivi e a fianco del villaggio degli gnomi, la cui storia va raccontata. Il villaggio degli gnomi faceva parte dell’arredo del parco di via Corsica. Era stato pensato per i bambini con quelle casette e quei piccoli banchi colorati. Nel parco di via Corsica orde di barbari lo avevano ridotto male tanto che, a un certo punto, le strutture erano state rimosse, pronte per essere eliminate. Alcuni dei residenti di via Baldesio se ne sono presi carico, lo hanno riparato, ridipinto e posto nell’area verde.

Non ha avuto miglior sorte nel parco di via Italia. Anche qui scritte e imbrattature, sporco e vandalismi. Ma, a testa bassa, quel che resta di Slow Town, orfano di iniziative per la città (La città dei bambini dopo anni di belle iniziative è morta), continua a prendersene cura. Domani mattina si ritroveranno per ridipingerlo e rimetterlo completamente in sesto. Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Ma Slow Town parte dalla convinzione che vince chi ha la testa più dura e che il degrado, se non affrontato e lasciato andare, aggiunge altro degrado. L’invito è aperto ad ogni cittadino di buona volontà, e chiunque volesse dare una mano è bene accetto.

Intanto però, nel parco più bello e vissuto della città, continuano a recarsi le famiglie con i piccoli, gli anziani con le loro badanti e – sino a poco prima che iniziasse il lock down, anche la Cooperativa Santa Federici che si prendeva cura, una volta alla settimana, dell’area biblioteca facendo attività all’esterno. E continuano a combattere le teste più dure della città. Poco inclini al compromesso, e poco inclini a trovare una quadra diversa da quella che hanno in mente, poco inclini alle soluzioni di emergenza, o a quelle alternative.

Nella raccolta fondi per l’altalena sono avanzati un migliaio di euro. Verranno spesi per l’acquisto di piante. Per questo o per un altro parco della città, con la prerogativa che poi ci sia qualcuno disposto a prendersene cura. Qualche privato, preferibilmente, con la testa altrettanto dura. E’ ancora tutto da valutare ma quei soldi, raccolti per un’altalena che già c’è, verranno spesi comunque per la città. E per una città a misura di bambino, comunque vada.

Nazzareno Condina

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