Salini: "Green deal non sia
tomba, ma culla dello sviluppo"
“Arriveremo al grande obiettivo dell’idrogeno verde – conclude Salini – solo se passeremo per fasi intermedie. Il realismo è il nostro tratto distintivo e il nostro compito".
“Gli obiettivi del Green deal sono molto sfidanti ma assolutamente alla portata di un’Europa che ha accettato di coniugare la battaglia per la sostenibilità con la crescita. Affinché il Green deal non sia la tomba ma la culla dello sviluppo economico, è però fondamentale bilanciare le istanze facendo prevalere il principio di realtà, per cui se l’efficienza energetica è un pilastro della strategia europea, esso non può e non deve essere svincolato dal problema dei costi sostenuti dalle imprese”. E’ quanto dichiara l’europarlamentare di Forza Italia-Ppe Massimiliano Salini, intervenuto lunedì in plenaria nel corso del dibattito sulla Strategia di integrazione dei sistemi energetici Ue, di cui è relatore ombra per il Partito popolare europeo.
“Arriveremo al grande obiettivo dell’idrogeno verde – conclude Salini – solo se passeremo per fasi intermedie. Il realismo è il nostro tratto distintivo e il nostro compito. Per questo il Ppe insiste molto sulla neutralità tecnologica: non possiamo innamorarci di singole soluzioni. Sul piano energetico, il sistema di impresa costruisce il paradigma dell’integrazione attraverso una rapporto equilibrato delle varie soluzioni tecnologiche: non possiamo imporne una a discapito delle altre”.
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