Cronaca

12 anni da quel trapianto di cuore
Nicola Sconamiglio festeggia la vita

"Alle 9.30 entrai in sala operatoria e ne uscii alle 19. Quando il giorno dopo mi svegliai la prima sensazione che ho avuto era quella di un Cuore che batteva in modo imponente e deciso, sensazione che non provavo più da tempo"

Nicola Sconamiglio

Le famiglie, gli amici i parenti normalmente si riuniscono per festeggiare un matrimonio, un compleanno, un battesimo o una cresima. L’anniversario che si celebra oggi a Bozzolo ha qualcosa di particolare che esula da tutti gli esempi sopra descritti. A casa di Nicola Scognamiglio viene ricordato un evento speciale e che equivale ad una rinascita, ad un ritorno a nuova vita. Dodici anni fa Nicola si sottoponeva a Padova ad un delicatissimo intervento chirurgico con il trapianto del cuore, Un cuore nuovo ricevuto da un anonimo donatore che gli ha restituito serenità, gioia ed energia dopo anni di sofferenze, tribolazioni e momenti di ansia e di paura. Oggi Nicola impegnato nel sociale e presidente dell’associazione Amici del Cuore, dopo un’altrettanto intensa attività politica conduce un’esistenza normale anche se riempita da decine di farmaci che ogni giorno è costretto ad assumere. Il ricordo di quell’evento straordinario lo ha spinto a condividere la gioia attraverso una lettera emozionante pubblicata su Facebook attraverso la quale descrive le sensazioni di quel giorno in cui il chirurgo si è affiancato al suo letto per annunciargli che il cuore nuovo era arrivato chiedendogli se lui fosse pronto al trapianto. Ricordi intrisi di passione e coraggio descritti molto bene sul suo profilo social attirando molte condivisioni tra cui quella del sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, un tempo avversario politico di Scognamiglio.

LE PAROLE DI NICOLA SCONAMIGLIO – “Sono 12 anni da quel mattino alle ore 5.30 che in una stanza dell’ospedale di Padova il cardiochirurgo entrò dicendomi “Nicola è arrivato il Cuore… cosa vuoi fare?” io risposi senza esitare dottore sono mesi che aspetto, certo che lo voglio. Bene, rispose il medico, ora dobbiamo fare gli ultimi esami e tra un paio d’ore sapremo se il cuore è trapiantabile, nel frattempo cominciamo i preparativi e avvisa i tuoi cari. La prima telefonata che feci fu a mia moglie che assieme a mia mamma si erano trasferite da mesi a Padova per starmi vicino. Non so come fecero ma dopo pochi minuti erano li con gli occhi pieni di lacrime di gioia. Alle 9.30 entrai in sala operatoria e ne uscii alle 19. Quando il giorno dopo mi svegliai la prima sensazione che ho avuto era quella di un Cuore che batteva in modo imponente e deciso, sensazione che non provavo più da tempo. I 2 mesi successivi sono stati durissimi, solo grazie a mia moglie a mio figlio e a tutta la mia famiglia sono riuscito a superare. Grazie a questo Dono, per il quale non finirò mai di ringraziare il mio donatore e la sua famiglia, sono ritornato a una nuova Vita. In questi 12 anni quante cose sono successe, belle e brutte che mi hanno messo a dura prova nel bene e nel male. Ho perso tante persone care che custodirò sempre nel cuore ma ciò che mi permette di lottare ogni giorno sono i miei affetti più Cari a partire da mia moglie, i miei adorati nipotini Tommy, Gabri, Nico e Ludovica e tutta la mia famiglia. Un grazie di Cuore anche a tutti i miei Amici che mi sono stati vicini che hanno condiviso gioie e dolori, mi hanno supportato e sopportato. Grazie anche a loro, attraverso l’associazione Amici del Cuore, sto portando avanti le parole che il cardiochirurgo mi disse quando fui dimesso “Nicola ora ritorna a Vivere e rendi omaggio per il Dono ricevuto”. Non so se sarò mai all’altezza di questa missione ma sicuramente ci sto provando, a dimostrare, che il Trapianto è… Vita!

Ros Pis

Foto di famiglia per Nicola Sconamiglio

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