Casalmaggiore Città dei Proverbi:
finalmente ci siamo davvero!
L’intenzione è di unire centro e, appunto, frazioni, col fil rouge di questi proverbi storici, tanto che - ha ribadito Boles - “il progetto non potrà definirsi terminato fino a quanto tutte le frazioni non avranno almeno una targa”. Intanto Quattrocase e Fossacaprara hanno già dato il loro forte appoggio all'iniziativa, prime frazioni coinvolte. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
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Entra finalmente nel vivo il progetto “Casalmaggiore Città dei proverbi”: partendo da un’idea di Giuseppe Boles, Paolo Zani e del compianto Giampietro Tenca (quest’ultimo per la parte filologica della scelta dei modi di dire popolari), è stata presentata lunedì mattina in sala consiliare a Casalmaggiore quella che potremmo definire la parte operativa che sfocerà nella posa delle targhe in bronzo.
Una sessantina, le prime, poi vi sarà spazio anche per le altre, grazie ad un primo finanziamento di 10mila euro della Camera di Commercio. Per il comune erano presenti il sindaco Filippo Bongiovanni e l’assessore ai Lavori Pubblici Vanni Leoni, ma il sostegno è giunto anche dalla Pro Loco con la presidente Liliana Cavalli e da Roberto Sarzi Braga per l’Associazione Oltrefossa, in rappresentanza delle frazioni.
L’intenzione infatti è di unire centro e, appunto, frazioni, col fil rouge di questi proverbi storici, tanto che – ha ribadito Boles – “il progetto non potrà definirsi terminato fino a quanto tutte le frazioni non avranno almeno una targa”. Intanto Quattrocase – con l’interessamento di Costantino Rosa, che ha appoggiato il percorso per arrivare sin qui – e Fossacaprara hanno già dato il loro forte appoggio all’iniziativa, prime frazioni ufficialmente coinvolte.
“La volontà – hanno ribadito Boles e Zani – è stata di assegnare i 120 proverbi scelti con cura e legati alla tradizione casalese a una dimora storica, a un palazzo o anche ad una residenza semplice che abbia però un’attinenza con lo stesso detto popolare. Vicino al Duomo avremo proverbi legati alla chiesa, vicino al comune detti legati alla politica o alla vita del centro città, e via discorrendo. Si tratta di proverbi mai volgari, a volte forse un po’ cinici, ma come solo la saggezza popolare sa essere. Chiunque sia interessato, è invitato a farsi avanti”.
Boles e Zani hanno “pescato” un prezzo di favore dalla Caggiati di Colorno, ditta che ha realizzato le targhe bronzee con un forte sconto, credendo nel progetto, assieme identitario, perché Casalmaggiore possa riconoscersi in questi proverbi e dunque nella propria tradizione, e capace di dare lustro, nelle intenzioni degli ideatori, a livello nazionale. “Abbiamo sposato questa idea – ha detto il sindaco Bongiovanni – perché crediamo che possa dare lustro al nostro comune e creare una nuova forma di turismo. Casalmaggiore può diventare in Italia la Città dei Proverbi”.
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Un grazie è andato alla Sovrintendenza dei Beni Culturali, che ha accelerato il percorso burocratico soprattutto negli ultimi mesi, mentre è stato svelato che tra dieci giorni sarà affissa la prima targa presso il vecchio portale di accesso al campo sportivo del Duomo in ristrutturazione, con il progetto del geometra Stefano Busi, in via Guerrazzi. Un proverbio legato ovviamente alla Chiesa e alla figura di Gesù “marangòn”, ossia falegname. Diversi i privati che hanno già fatto domanda, perché un progetto del genere, secondo Boles, può aiutare parecchio Casalmaggiore anche per future richieste di fondi per altre iniziative del genere, togliendo il comune casalese dal rischio dell’anonimato.
Giovanni Gardani (foto e video Alessandro Osti)