scuola

Viadana, incontro con Lombroso: il
resoconto degli studenti del Liceo

Con un'attenta analisi, Lombroso ha esposto in modo chiaro e diretto quali comportamenti sono da adottare al fine di combattere la crisi climatica invitandoci a prendere decisioni forti e coraggiose

Venerdì 7 maggio si è concluso il ciclo di incontri organizzati dall’associazione culturale Apeiron APS di Viadana in collaborazione con la Protezione civile Oglio PO e con gli studenti della classe 4^Bs del liceo scientifico Sanfelice.

L’evento, dal titolo Attenti al meteo: Gestire l’inevitabile, evitare l’ingestibile, si è tenuto in diretta streaming sulle piattaforme di Youtube e Facebook ed è stato condotto dal meteorologo AMPRO Luca Lombroso.

Dopo un saluto del Presidente della protezione civile ed una breve introduzione esposta da alcuni alunni, l’esperto ha esordito ponendo in esame un argomento più che attuale: l’inquinamento atmosferico.

In particolare, si è posta l’attenzione sulle cause dei cambiamenti climatici tra cui le emissioni di gas serra le quali compromettono non solo il presente ma anche il futuro delle generazioni a venire.

Con un’attenta analisi, Lombroso ha esposto in modo chiaro e diretto quali comportamenti sono da adottare al fine di combattere la crisi climatica invitandoci a prendere decisioni forti e coraggiose.

Col tempo l’uomo ha cercato di ridurre gli agenti inquinanti senza mai però eliminarli del tutto: un sistema complesso ha bisogno di interventi diversificati e complessi. I provvedimenti parziali non hanno risolto molto: non solo si sono creati vari punti di non ritorno ma hanno anche continuato ad influenzare la biodiversità del nostro pianeta che è a rischio a causa dell’innalzamento delle temperature.

Durante il periodo di pandemia (e con la conseguente crisi economica) si è notato un calo globale di emissioni di CO2 che ci ha concesso di guadagnare un anno in più per poter riportare l’abitabilità in una fascia climatica sicura, ciononostante l’uomo (e con esso i vari stati) ha soltanto poco più di un decennio per ridurre le emissioni e non può certo fare affidamento ad altre crisi mondiali.

L’esperto inoltre ci ha sottoposto varie situazioni critiche nel resto del mondo; un esempio è la deforestazione nella Amazzonia che, nell’ipotesi del raggiungimento di un punto di non ritorno, inizierebbe a rilasciare CO2 anziché assorbirla, oppure la corrente del Golfo che provocherebbe un raffreddamento in tutta Europa nel caso si fermasse.

Passando a come si affrontano situazioni di allerta, Lombroso ha condiviso la visione di alcuni filmati raffiguranti delle reazioni di persone che si sono trovate in situazioni particolarmente pericolose (per esempio di fronte ad un tornado o altri eventi meteo molto intensi) alle quali hanno reagito in modo sbagliato poiché erano impreparate e soprattutto non conoscevano l’evento in cui si erano imbattute.

Oggigiorno tramite determinati strumenti, quali radar meteo, possiamo prevedere in quale momento un determinato fenomeno si verificherà senza però conoscerne con precisione l’area di azione, per questo motivo l’esperto ci esorta ad essere sempre attrezzati per affrontare ogni inconveniente.

Sono stati trattati temi quali gli incendi boschivi che avvengono nelle stagioni estive, come quelli che l’anno scorso hanno devastato parte dell’Australia Sud-Orientale, le differenze con cui i vari stati prendono provvedimenti riguardanti la salvaguardia dell’ambiente e la necessità di una migliore organizzazione nella diffusione delle notizie riguardanti il clima in Italia, come già avviene in molti altri paesi europei.

Al termine della conferenza Lombroso ha risposto alle domande degli studenti e del pubblico: ha messo in evidenza il fatto che ogni fenomeno della natura può diventare pericoloso e che per poter agire in modo corretto dobbiamo cambiare le nostre abitudini e i nostri ritmi di vita, tenendo sempre presente la regola che si deve innanzitutto mettere in sicurezza noi stessi, non per egoismo, ma per poter successivamente aiutare gli altri.

Invitiamo tutti a visualizzare la videoconferenza che resterà disponibile sul canale dell’associazione Apeiron Muvi e sulla pagina Facebook, perché è necessario prendere coscienza della pericolosità dei fenomeni meteorologici, per sapersi organizzare in modo preventivo ed evitare possibili catastrofi e tragedie.

Guljamol Nizomiddinova
Andrea Baruffaldi
Edoardo Manfredi
Raffaela D’ Ambrosio

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...