Parco di via Italia, nasce la biblioteca
delle mellifere con Silvia Tei
Tutto a posto dunque, almeno per il momento. Nella speranza che nessun mezzo meccanico riesca più a portarle via e che la scuola, che si è presa la responsabilità di prendersene cura, continui a farlo soprattutto nel periodo più caldo, quando i fiori hanno necessariamente più bisogno d'acqua e di cure. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Si spera sia l’ultima volta. Di certo, questa volta sono state prese tutte le precauzioni del caso affinché le mellifere del parco di via Italia possano restare in vita anche a fronte dello sfalcio. E’ Silvia Tei, ex consigliere comunale e progettista di aree verdi e giardini ad aver seguito e curato tutta l’operazione. A lei soprattutto il grosso merito di aver ridato al parco quegli spazi vitali per le api e in generale per tutti gli insetti impollinatori.
Le mellifere del Parco facevano parte di un progetto delle scuole premiate dal Bando Chiarini. Per tre volte (26 maggio 2020, 26 luglio 2020 e 9 aprile 2021) un taglio d’erba fatto in una qualche maniera le aveva portate via. Questa volta Silvia Tei ha voluto cercare, prima di tutto, di tutelarne gli spazi. L’area è stata ripristinata venerdì mattina.
Ad occuparsi della progettazione e della direzione lavori (e a metterci parte dei soldi per i fiori) STGreenDesign della stessa Silvia Tei. Il Consorzio Forestale Padano ci ha messo l’altra parte delle mellifere e la manodopera. La Scuola Marconi, grazie a Sandra Guidelli, ha ripreso in mano il progetto. La dirigente scolastica è da sempre attiva sostenitrice di tutti i progetti di natura ambientale ed anche questa volta ha risposto presente. Il Comune di Casalmaggiore, tramite l’ufficio ambiente di Uber Ferrari e il tecnico Laura Cortellazzi si è presa carico delle fioriere in legno.
“La nuova posizione della biblioteca delle mellifere – spiega Silvia Tei – facilita la manutenzione e l’irrigazione in quanto il punto acqua è molto vicino”. Il punto acqua era stato un punto di forte attrito con chi si occupava della cura del giardino.
“Sono state realizzate queste fioriere monoessenza così da permettere ai bambini di riconoscere le fioriture, gli odori ed i colori, capire i diversi periodi di fioritura e creare delle targhette con i nomi delle piante da posizionare in ogni riquadro. Le fioriere sono da un metro per uno, distanziate tra di loro di oltre 2 metri così i bambini possono tranquillamente girarci attorno a 360 gradi e trasformare questa biblioteca delle mellifere in un vero e proprio gioco”.
Tutto a posto dunque, almeno per il momento. Nella speranza che nessun mezzo meccanico riesca più a portarle via e che la scuola, che si è presa la responsabilità di prendersene cura, continui a farlo soprattutto nel periodo più caldo, quando i fiori hanno necessariamente più bisogno d’acqua e di cure. Comunque vada anche Silvia Tei continuerà a seguire la biblioteca delle mellifere. E questo, di per se, è già più che una garanzia.
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Nazzareno Condina