Chiesa

"Open your eyes”, incontro
per cresimandi e cresimati

Il vescovo è stato affiancato durante la preghiera dai due diaconi prossimi all’ordinazione presbiterale, don Alberto Bigatti e don Francesco Tassi. Presente anche un gruppo delle suore dell’Istituto Beata Vergine di Cremona che ha garantito l’animazione con canti in swahili, una delle lingue più parlate in Africa.

Nel pomeriggio di sabato 8 maggio, si è svolto “Open your eyes”, l’incontro diocesano per cresimandi e cresimati edizione 2021. Vista l’attuale situazione sanitaria l’evento è stato organizzato in versione digitale. Strutturato come una trasmissione web, è stato seguito dai vari gruppi di cresimandi online dai rispettivi oratori, in alcuni casi suddivisi in ulteriori sottogruppi in modo da garantire lo svolgersi delle attività nel pieno rispetto delle normative, con la garanzia del distanziamento.

Nella prima parte, dalle 15, negli oratori – con oltre un migliaio di ragazzi iscritti – i vari gruppi catechistici sono stati coinvolti in una attività che, animata dai volontari della Federazione Oratori Cremonesi, ha seguito le vicende immaginarie di un gruppo di esperti della NASA alle prese con la preparazione di una fantascientifica missione su Nettuno con l’obiettivo di recuperare un prezioso gas per salvare l’atmosfera del nostro pianeta.

Un gioco che, quindi, ha avuto anche “uno scopo didattico-educativo per insegnare ai ragazzi l’importanza di preservare un ambiente sano per tutta l’umanità: il messaggio di un’ecologia integrale espresso da papa Francesco nella Laudato si’, infatti, è sempre attuale e parla alla coscienza di ogni uomo di buona volontà chiamato a un impegno verso il prossimo anche tramite l’impegno per un mondo più sano e meno inquinato anche tramite delle scelte concrete”, come riporta il sito della Diocesi.

I video proposti e le attività svolte grazie al “kit” predisposto per l’attività e fatto pervenire in ogni oratorio, alle 16 hanno lasciato spazio al momento di ascolto della Parola e testimonianza guidato dal vescovo Antonio Napolioni in diretta dalla sede della FOCr, trasformata per l’occasione in una navicella spaziale.

Nel suo intervento monsignor Napolioni, dopo aver salutato calorosamente i gruppi collegati, ha voluto sottolineare come: “Purtroppo quest’anno ci dobbiamo incontrare così, ma è comunque un passo avanti e io vi immagino nei vostri oratori e nelle vostre case». Prendendo spunto dal brano del Vangelo dei discepoli di Emmaus proclamato ha quindi chiesto ai ragazzi: “Navigando, anche online, qual è la nostra rotta? In questo momento il mondo sta provando a rialzarsi da una batosta non solo per la salute delle persone ma anche per la perdita della speranza. Come nel racconto evangelico uno sconosciuto ci salverà: Gesù è uno sconosciuto che non ha interesse a curiosare o controllare, ma che ascolta per rendere disponibile un dono di speranza enorme”. “Il viaggio non è perdersi, ma tornare a casa, la casa della comunione, della pace; la comunione con Dio dalla quale veniamo e nella quale torniamo”.

Al termine dell’evento l’incaricato diocesano per la Pastorale giovanile don Paolo Arienti ha donato al vescovo il cero usato durante la preghiera, invitandolo ad accenderlo durante i propri momenti di preghiera personali ricordando così tutti i cresimandi. Lo stesso cero fatto avere ai gruppi collegati, invitati a usarlo domenica in chiesa proprio per ricordare il percorso dei gruppi di catechismo che hanno partecipato a questo incontro.

Il vescovo è stato affiancato durante la preghiera dai due diaconi prossimi all’ordinazione presbiterale, don Alberto Bigatti e don Francesco Tassi. Presente anche un gruppo delle suore dell’Istituto Beata Vergine di Cremona che ha garantito l’animazione con canti in swahili, una delle lingue più parlate in Africa.

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