Cronaca

Vaccini, prenotazioni fino alle 20
Ma l'Hub Avis chiude prima...

“Quindi cosa devo fare?” chiede il candidato al vaccino. Due le soluzioni proposte: o rifare la prenotazione, col rischio di andare molto avanti nel calendario (il che non è il massimo, per chi già si era mosso per tempo per non aspettare troppo), oppure presentarsi prima delle ore 18 e attendere, con conseguente rischio di sovraffollamento.

Questa volta il problema si collega all’orario. E nell’occhio del ciclone finisce ancora il sistema di prenotazione vaccini. Accade all’Hub Avis di Casalmaggiore ma l’errore è sempre a monte, dal sistema centrale, al quale poi le sedi periferiche devono porre rimedio.

Quando hanno aperto le prenotazioni per le vaccinazioni della fascia 65-69 anni, infatti, è stata data la possibilità a diverse persone di fissare il proprio appuntamento per la prima dose del vaccino a Casalmaggiore in varie fasce orario, che includevano, come ultima possibilità, quella che va dalle 19 alle 20. Tutto regolare, fino alla brutta sorpresa.

Nei giorni scorsi, praticamente una settimana prima (e in qualche caso meno) rispetto all’appuntamento prescritto (con tanto di prenotazione stampata e conferma via SMS o via mail) dal centralino dell’ospedale Oglio Po, che evidentemente fa ancora da centro nevralgico almeno a livello di comunicazione, pur non somministrando più vaccini da un mese e mezzo, sono partite telefonate a chi si era prenotato dopo le ore 18 (di qualsiasi giorno) avvisando che non era più possibile presentarsi appunto dalle 18 alle 20. Tenendo conto di un quarto d’ora circa per ciascun vaccino, ma anche di più linee vaccinali attive, stiamo parlando di almeno 15-20 appuntamenti saltati al giorno.

“Quindi cosa devo fare?” chiede il candidato al vaccino. Due le soluzioni proposte: o rifare la prenotazione, col rischio di andare molto avanti nel calendario (il che non è il massimo, per chi già si era mosso per tempo per non aspettare troppo), oppure presentarsi prima delle ore 18 e attendere, con conseguente rischio di sovraffollamento. L’ennesimo disservizio che, come detto, sta alla base, nel sistema centrale di prenotazione ma viene poi pagato dal territorio. E intanto la situazione alle ore 12 di mercoledì era quella che si vede nella foto, con code e anziani in attesa al sole.

Giovanni Gardani

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