Test salivari in arrivo, dott.Testa:
"Attendiamo esperienza diretta"
Una volta prelevato il campione, il laboratorio lo esamina e il risultato arriva nell’arco di 24 – 36 ore. Resta da capire quali scuole utilizzeranno questi test, con che frequenza e chi li processerà.
“Da maggio la Lombardia utilizzerà in ambito scolastico i test salivari molecolari frutto di una sperimentazione attuata dall’Università degli Studi di Milano. Questi test, meno invasivi e più semplici da utilizzare, hanno la stessa validità del tampone nasofaringeo molecolare. Ci consentiranno pertanto di attuare un monitoraggio ancora più accurato della diffusione del virus. Senza la necessità di impiegare personale sanitario, che potrà dedicarsi alla campagna vaccinale e alla cura dei pazienti ricoverati e non negli ospedali”. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
Il test ha già ottenuto l’autorizzazione in gran parte di questi tra cui la Francia, Usa e Giappone e che potrà sostituire il tampone molecolare nasofaringeo, al momento unico strumento per confermare la positività al Covid-19″.
Uno strumento diagnostico che non comporta la presenza di personale sanitario e quindi è destinato in primo luogo alle scuole.
Ma come funzioneranno questi test? Lo abbiamo chiesto a Sophie Testa, direttore del laboratorio Analisi dell’Asst di Cremona. “Questo dispositivo raccoglie la saliva, che viene inserita in un piccolo contenitore contenente una soluzione che è poi quella che verrà esaminata. Personalmente – aggiunge – vorrei sapere il metodo che si andrà ad utilizzare, perchè ce ne sono molti e vorrei riuscire ad avere poi un’esperienza diretta, in modo tale da avere la reale valutazione sulla sensibilità di questo strumento alle specificità di un contesto quale è la nostra area cremonese”.
Una volta prelevato il campione, il laboratorio lo esamina e il risultato arriva nell’arco di 24 – 36 ore. Resta da capire quali scuole utilizzeranno questi test, con che frequenza e chi li processerà.
“Il test salivare molecolare – ha aggiunto Letizia Moratti – non dipendendo da operatori professionali e da luoghi dedicati, consentirebbe di liberare una notevole quantità di risorse. Risorse attualmente impiegate in personale e logistica come oggi impongono i tamponi. Questo vantaggio appare allo stato attuale di notevole importanza. Dato che il Paese e le Regioni stanno organizzando una campagna vaccinale di lunga durata e ampia portata. E, contemporaneamente, piani di riaperture progressive di tante attività sociali e produttive”.
“Qualcosa finalmente si muove”, agiunge Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, che vede la Giunta regionale impegnata nell’ottenimento dei test salivari, come l’esponente dem insieme al gruppo regionale del PD sta chiedendo da tempo.
“Il 12 aprile scorso abbiamo portato in Aula un’interrogazione a risposta immediata all’assessore al Welfare Moratti con la quale chiedevamo di attivare un piano di screening diffusi e ripetuti agli studenti per garantire la maggiore sicurezza possibile.”
“Ci auguriamo che alle dichiarazioni del Governatore Fontana corrisponda un impegno a pianificare tempestivamente adeguate ed estese attività di screening e monitoraggio nelle scuole lombarde, perché sia contenuto il rischio di ulteriori sospensioni delle lezioni in presenza”, conclude Piloni.
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