Economia

Cassa integrazione, a marzo
+518% rispetto a febbraio

Il 2020 si era chiuso con un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali da parte delle aziende cremonesi: 1,27 milioni di ore di cassa integrazione ad ottobre, 1,32 a novembre e 1,76 a dicembre. Poi da gennaio era incominciata una lenta frenata.

L’emergenza sanitaria non allenta la morsa su imprese e attività economiche. Vola la cassa integrazione a marzo con un’impennata di ore autorizzate a livello provinciale così come nazionale: 1,96 milioni di ore nel cremonese, + 518% rispetto al mese precedente e oltre 620 milioni in Italia, il picco più alto registrato dall’Inps negli ultimi 9 mesi.

Si tratta di un volume di ore pari a oltre 3,5 volte quello di febbraio (quando si sfiorarono le 158milioni di ore): dal 1 aprile 2020 al 31 marzo per l’emergenza sanitaria sono state autorizzate complessivamente oltre 5 miliardi di ore di cassa integrazione. Di queste 2,2 miliardi sono per la Cig ordinaria, 1,7 miliardi per l’assegno ordinario dei fondi di solidarietà e oltre 1 miliardo di ore per la cassa in deroga.

Due i fattori a cui si deve l’esplosione delle richieste di marzo: la terza ondata di epidemia che ha comportato chiusure delle attività produttive o forti limitazioni su praticamente tutto il territorio nazionale, e l’imminente scadenza della proroga di 12 settimane di cassa Covid gratuita disposta dalla legge di Bilancio 2021, che ha spinto molte imprese in situazioni di difficoltà a chiedere di poter fruire delle settimane residue, prima che terminasse il periodo gratuito (poi rinnovato dal Dl Sostegni).

Resta da attendere il dato relativo al tiraggio, ovvero l’effettivo utilizzo delle ore autorizzate, che generalmente viaggia intorno al 40%. A febbraio 2021 la richiesta da parte delle aziende cremonesi era nettamente calata. Secondo l’Inps, erano state chieste dalle aziende del territorio 317mila ore di cassa, contro le 635mila di gennaio. E contro le 240mila del febbraio dell’anno precedente, non ancora interessato dalla conseguenze della pandemia.

Il 2020 si era chiuso con un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali da parte delle aziende cremonesi: 1,27 milioni di ore di cassa integrazione ad ottobre, 1,32 a novembre e 1,76 a dicembre. Poi da gennaio era incominciata una lenta frenata. Guardando al 2019, complessivamente erano state chieste dalle imprese cremonesi 860mila ore di cassa e in tutto il 2018 650mila. L’impatto della crisi causata dalla pandemia è quindi ancora evidente, se si considera che nel solo mese di febbraio 2021 sono state autorizzate nel Cremonese tante ore di cassa quanto quelle usate in sei mesi nel 2018.

Michela Cotelli

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