Economia

Protesta esercenti: "Se non
ci fanno aprire, riapriamo noi"

Non è mancato l’appello dei gestori di locali notturni, di cui si è fatto portavoce Rosario Zanoni. “Tenetevi i vostri soldi, se volete, ma fateci lavorare” ha detto. GUARDA IL VIDEO

“Chiediamo di farci riaprire o riapriremo noi indipendentemente dalle normative”: sono perentori gli esercenti cremonesi, che hanno protestato martedì alle 15  in piazza del Comune, su iniziativa di Confcommercio e Fipe, con la partecipazione di Arpe. E l’appello arriva proprio da Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Cremona, Emiliano Bruno (Fipe) e Lina Grazioli, presidente di Arpe, associazioni che hanno voluto far sentire la propria voce, di fronte al silenzio istituzionale: “Le istituzioni nazionali non ci hanno aiutato in questi mesi, e siamo stanchi” hanno detto, portando avanti le richieste di ristoratori e baristi che non ce la fanno più e chiedono solo di poter tornare ad aprire le serrande e lavorare, dopo 14 mesi di chiusura.

14 mesi in cui i conti correnti si sono assottiliati, i debiti si sono accumulati, tanto che per molti la situazione è a un pelo dall’irreversibilità. E ora chiedono di poter riaprire, di avere una data certa, e soprattutto che finisca la continua altalena di aperture e chiusure.

Diversi gli interventi di imprenditori che hanno raccontato il loro disagio, alcuni con la voce rotta dall’emozione, altri alterati per la rabbia, a fronte di una situazione . Come Luca Babbini (consigliere Fipe), titolare del locale il Violino, che ha raccontato la propria testimonianza. “Come tutti sono 14 mesi che non lavoro, se escludiamo i mesi estivi, che per Cremona sono stati un fuoco fatuo” ha detto. “Mi sono reinventato, le ho provate tutte e altre ne proverò. Ma oggi, a 48 anni, mia moglie mi da la paghetta. Dovrei essere ai vertici della mia carriera”.

“Ci servono aiuti, date certe per la ripartenza” ha rincarato la dose Emiliano Bruno, vice presidente della Fipe di Cremona. “I proprietari di immobili pretendono cose che noi non siamo in grado di fare. Abbiamo bisogno di aiuto, ma soprattutto di riaprire”.

Non è mancato l’appello dei gestori di locali notturni, di cui si è fatto portavoce Rosario Zanoni. “Tenetevi i vostri soldi, se volete, ma fateci lavorare” ha detto.

In piazza anche il capogruppo di Forza Italia Carlo Malvezzi, il quale annuncia la richiesta che avanzerà all’amministrazione Galimberti: stanziare 5 milioni di euro, derivanti in parte da somme erogate dallo Stato lo scorso anno per l’emergenza Covid e non utilizzate, per sostenere l’imprenditoria e le famiglie del territorio in crisi.

Sostegno alla protesta anche da parte di Marcello Ventura, Fratelli d’Italia: “Dopo un anno di aperture a singhiozzo, ci auguriamo che le manifestazioni degli ultimi giorni abbiano fatto capire al Governo che sia finalmente venuto il momento di aprire. Offriamo ai pubblici esercizi tutto il nostro sostegno”.

Laura Bosio

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