Vaccino ai fragili, elenchi
non aggiornati: è caos
Il risultato è che "i medici di base sono costretti ad affrontare nuove complicazioni e che i pazienti più vulnerabili dovranno aspettare altri giorni per ricevere il vaccino”.
Dal 9 aprile, i pazienti in condizioni di estrema vulnerabilità o con disabilità grave, non in carico ad una struttura ospedaliera, possono prenotare la vaccinazione anti-covid19 sulla piattaforma online dedicata: così recitano le indicazioni diramate da Regione Lombardia. Ma così non è nella realtà: decine sono le segnalazioni pervenute ad alcuni medici di medicina generale del nostro territorio e di tutta la Lombardia, da parte di loro pazienti che non sono riusciti a effettuare la prenotazione.
Una situazione che ha creato disagio e perplessità, in persone con una situazione clinica piuttosto pesante, e che aspettavano con ansia di ricevere il vaccino. Si tratta di poche categorie di malattie che raggruppano seri problemi di salute: dalla fibrosi polmonare alla sindrome di down, dai tumori maligni all’obesità grave. E ancora ischemie, immunodepressioni, dialisi, trapianti, talassemia.
Cosa accade? Chi apre la piattaforma delle Poste e inserisce i propri dati, in alcuni casi non viene riconosciuto, come se non appartenesse a una delle categorie con diritto di precedente. Il problema, come sempre in questi casi, è di tipo procedurale: Poste ha caricato gli elenchi predisposti dalle Ats, ma in diversi casi questi documenti non erano aggiornati.
“Per quanto riguarda la categoria della 104 trasmessa dall’Inps non è onnicomprensiva, alcuni pazienti hanno diritto, ma non chiedendo sussidi non figurano” ha spiegato l’assessore Alessandra Locatelli. A questo proposito Regione ha chiesto la collaborazione dei medici di base, per aiutare a fare le verifiche del caso. Gli elenchi, ha detto, sono in continuo aggiornamento.
A intervenire sulla vicenda è il Movimento 5 Stelle lombardo, secondo cui “Le liste dei lombardi affetti da gravi patologie non sono state aggiornate dalle Ats ed è accaduto che il portale non riconoscesse questi soggetti come tali, impedendo di fatto di fissare l’appuntamento per il vaccino. Un’altra grave mancanza di Regione Lombardia che non ha raccolto l’invito dei medici ad aggiornare le liste prima della partenza della campagna”.
Questo, per i pentastellati, che lunedì presenteranno un’interrogazione in merito, “non è un problema dovuto all’emergenza Covid ma è derivante da una falla strutturale che coinvolge sia le Ats che ancora una volta l’operato di ‘Aria Spa’ e dell’ex ‘Lombardia Informatica’ che evidentemente hanno delle gravi responsabilità”.
Il risultato è che “i medici di base sono costretti ad affrontare nuove complicazioni e che i pazienti più vulnerabili dovranno aspettare altri giorni per ricevere il vaccino”.
Laura Bosio