Cronaca

Piadena piange Martinelli,
droghiere. Fu vicesindaco

Si è spento Stefano Martinelli, classe 1937. Aveva gestito il negozio di drogheria di via Platina, rimasto attivo per oltre cent’anni, attraversando diverse generazioni di famiglia.

I ragazzi del Cortile Martinelli in una foto d'epoca

Droghiere, politico e appassionato di fotografia. Ma anche mentore e tutore di tante generazioni di piadenesi, che sabato lo piangeranno, assieme alla moglie Graziella e ai figli Alessandro e Ileana, con i funerali fissati alla chiesa parrocchiale di Piadena Drizzona alle ore 15.

Si è spento Stefano Martinelli, classe 1937. Aveva gestito il negozio di drogheria di via Platina, rimasto attivo per oltre cent’anni, attraversando diverse generazioni di famiglia, dopo averlo preso in consegna dal padre Egidio, dal quale aveva ereditato anche la passione politica. Egidio Martinelli aveva fatto parte della prima giunta comunale post Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, arricchendo la componente socialista. Stefano, invece, in consiglio comunale era poi entrato nel 1964, giovanissimo, e in seguito dal 1975 al 1985 era entrato in giunta, divenendo anche vicesindaco con Grandi primo cittadino.

Alla sua grande passione per la fotografia si lega un aneddoto, narrato da Iles Rocca. “Stefano fu colui che il 12 maggio 1957 fotografò il sorpasso a Piadena di De Portago nella Mille Miglia tragica che poche ore dopo portò alla morte dello stesso pilota e di altri sette colleghi a Guidizzolo: di fatto fu sua l’ultima foto di De Portago al volante del proprio mezzo. Ma al di là di questo, Martinelli è stata la memoria storica del paese: ricordo che conosceva tutte le licenze commerciali e la storia dei negozi di Piadena. Era davvero una persona meravigliosa”.

I ragazzi del Cortile Martinelli in un reunion di pochi anni fa

Presso il “Cortile di Martinelli” si ritrovavano generazioni di ragazzi: non era casa sua ma l’aia della sua drogheria. E qui Stefano faceva “tutoraggio”, lasciando che i ragazzi crescessero facendo sport in modo sano, dal calcio al ping pong e non solo.

“I ragazzi del cortile di Martinelli – sottolinea Cesare Vacchelli, che di quel gruppo di giovani faceva parte – si uniscono al cordoglio di un’intera comunità per la scomparsa di Stefano Martinelli, ed esprimono ai familiari la loro vicinanza e le più sentite condoglianze. Stefano era per noi un amico e, insieme, una persona speciale, che ha contribuito a rendere indimenticabile una pagina importante della nostra infanzia. Non potremo mai ringraziarlo abbastanza per l’attenzione e l’accoglienza che lui e la sua famiglia ci hanno sempre riservato, permettendoci di trascorrere intere stagioni nel suo cortile, impegnati in attività ludiche e non solo, che hanno contribuito a renderci tutti migliori”.

Giovanni Gardani

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