Grana Padano, l'export
vale 1,3 miliardi di euro
“I consumatori vengono confusi ulteriormente dai semafori perché condannano con colorazioni i prodotti come il nostro” ha sottolineato Berni. Di di qui la richiesta anche alla regione Lombardia “di continuare a darci una mano per essere leali nei confronti dei consumatori italiani e mondiali".
“I soci del Consorzio di tutela Grana Padano esportano il 41% della produzione per 1,3 miliardi di euro ma il prodotto consumato come se fosse Grana Padano, e non lo è, è quasi 3 volte il valore, quasi 3 miliardi di euro. Se noi riuscissimo ad avere norme di essere più trasparenti verso i consumatori probabilmente l’export arriverebbe in breve tempo a 2 miliardi di euro”. A sottolinearlo è stato Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, evidenziando una stima del Consorzio sulla perdita in termini di fatturato che deriva a questo formaggio, campione del made in Italy agroalimentare, dalle imitazioni, il cosiddetto italian sounding nel mondo.
“I consumatori vengono confusi ulteriormente dai semafori perché condannano con colorazioni i prodotti come il nostro” ha sottolineato Berni. Di di qui la richiesta anche alla regione Lombardia “di continuare a darci una mano per essere leali nei confronti dei consumatori italiani e mondiali. Noi siamo stati tra i fortunatissimi dalla pandemia perché siamo cresciuti nei consumi sia in Italia che all’estero per il motivo che la gente ha consumato di più in casa. Nella ristorazione italiana lo share dei prodotti simili al Grana Padano è il 50%, lo share di Grana Padano è del 34 e del Parmigiano Reggiano è del 15%, chiusi i ristoranti la gente ha mangiato di più in case i consumi sono lievitati. Noi, comunque, vogliamo un ritorno rapido alla normalità” ha concluso Berni.
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